8 marzo, discriminazione e lavoro: in Italia solo 22% manager è donna

Cronaca
Giovani donne alla ricerca di un lavoro (Foto Ansa)
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Nel nostro Paese le posizioni manageriali sono per il 78% occupate da uomini. La regione con più aziende al femminile è la Lombardia (175.941), seguita da Lazio e Campania. Tra i maggiori motivi della disparità di genere c'è il diritto alla maternità

In occasione dell'8 marzo, festa della donna, torna ancor di più d'attualità il tema delle discriminazioni di genere nel mondo del lavoro. Un argomento che è stato fotografato da vari studi e riprodotto in grafici. Secondo quanto emerge da uno studio de Il Sole 24 Ore, nel nostro Paese le donne manager sono ancora nettamente di meno rispetto agli uomini: solo il 22%, rispetto al 78,04% dei colleghi maschi. Altro dato evidente è quello dei motivi delle discriminazioni nei confronti delle donne sul lavoro: secondo Swg, per la maggior parte degli intervistati, sia maschi sia femmine, la disparità parte dal diritto ad avere figli. A livello mondiale, però, dice il report Grant Thornton “Women in business”, le imprese che hanno almeno una donna in ruoli di senior leadership in un anno sono aumentate, passando dal 66% al 75%.

Donne al comando in azienda

In Italia, secondo Infocamere-Unioncamere, a marzo 2017, la regione con più donne al comando di aziende era la Lombardia con 175.941 casi. Seguono il Lazio con 141.123, la Campania con 132.314 e la Sicilia con 109.866 casi. In fondo alla classifica si collocano la Basilicata, terzultima con 15.956 aziende a conduzione femminile, il Molise con 9.853 casi e la Valle d'Aosta con 2.909.

Donne e lavoro: perché sono discriminate?

Swg, invece, tra marzo ed aprile del 2017, ha rivolto agli italiani la seguente domanda: "In che modo al giorno d'oggi le donne sono discriminate sul posto di lavoro?". Secondo la maggior parte degli intervistati, 1.500 persone italiane dai 18 anni in su, il primo motivo riguarda il diritto ad avere figli. La pensa così il 47% degli uomini e il 44% delle donne. Al secondo posto c’è la scarsa possibilità di fare carriera (34% degli uomini, 43% delle donne). Poi c’è il salario (34% degli uomini, 40% delle donne). Infine la possibilità stessa di ottenere un posto di lavoro (18% degli uomini, 26% delle donne).

Donne manager 

Una statistica proposta dal Sole 24 Ore mostra poi la percentuale di donne in posizioni manageriali in Italia nel 2017. Secondo i dati, nell’anno appena passato le donne rappresentavano circa il 22% dei dirigenti totali contro il 78,04% degli uomini.

Discriminazione nei diritti sociali, politici ed economici

Ipsos ha indagato la condizione femminile nel mondo ponendo la seguente domanda: "Credi ci sia al momento una disuguaglianza tra donne e uomini in termini di diritti sociali, politici o economici nel tuo Paese?". Lo studio, condotto tra gennaio e febbraio 2017 su un campione mondiale di 17.550 persone tra i 16 e i 64 anni, mostra la percentuale di persone che ritengono vi sia attualmente una discriminazione. La percentuale più alta si registra in Svezia: 84%. Poi in Messico e India con l’80. In Italia questa è la convinzione del 68% degli intervistati.

Nel mondo aumentate le donne in ruoli di senior leadership

Uno sguardo globale sulla questione di genere nel mondo del lavoro lo dà anche il report mondiale annuale Grant Thornton “Women in business”. Nell’edizione 2018 si legge che le imprese che hanno almeno una donna in ruoli di senior leadership sono aumentate rispetto all’anno precedente passando dal 66% al 75% su scala mondiale. Mentre la proporzione fra componenti maschili e femminili nei vertici aziendali rimane intorno al 24%. Africa, Europa dell’Est e alcuni stati asiatici guidano la classifica delle aree più virtuose. Riguardo agli altri risultati emersi nella 14esima edizione del report, con interviste a 5mila ceo e alti dirigenti donne e uomini in 140 nazioni, si evidenzia che lo Stato con la più alta percentuale di donne con posizioni manageriali è quello delle Filippine, con il 47%. A seguire Indonesia e Tailandia con il 43% e 42%. Mentre a fondo della classifica si posizionano Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Mentre, nel vecchio continente, le donne manager restano al 27%. Il dato peggiore si rivela quello della Germania che si ritrova all'ultimo posto con  il 23%, mentre al primo posto c'è la Lituania, con il 36%.

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