E' stato il tecnico degli azzurri ai Mondiali giocati in Italia e ha allenato la Nazionale fino al 1991. Nato vicino a Cesena, da cinquant'anni viveva a Brescia
E' morto a Brescia l'ex commissario tecnico della Nazionale Azeglio Vicini. Avrebbe compiuto 85 anni a marzo. E' stato l'allenatore degli Azzurri ai Mondiali di Italia 90 ed è rimasto ct fino al 1991 prima di lasciare la Nazionale ad Arrigo Sacchi.
Azeglio Vicini era nato a San Vittore di Cesena il 20 marzo del 1933, ma da oltre 50 anni viveva a Brescia.
"Ho raggiunto un bel traguardo - disse, in occasione della festa per i suoi 80 anni - sono soddisfatto della mia vita, ho avuto momenti felici e altri meno, ho ricoperto incarichi importanti, comunque sia mi sono proprio divertito".
Ct delle “Notti Magiche”
Da ct azzurro Vicini ha conquistato due terzi posti prestigiosi: nell'Europeo del 1988 e nel Mondiale del 1990.
Il tecnico cesenate è stato sulla panchina della Nazionale per cinque anni e cinque giorni, dall'8 ottobre 1986 (esordio a Bologna: Italia-Grecia 2-0), con il bilancio di 54 partite, 32 vittorie, 15 pareggi e 7 sconfitte (76 gol fatti e 24 subiti). La carriera in azzurro finì il 15 ottobre 1991, con l'esonero dall'incarico tre giorni dopo Urss-Italia finita 0-0 e che costò alla nazionale italiana l'eliminazione dalle qualificazioni per l'Europeo 1992.
A parte un periodo iniziale sulla panchina del Brescia, Vicini ha percorso tutta la sua carriera di allenatore nell'ambito azzurro, dove era entrato nel 1969 come responsabile della Under 23 e poi della Under 21. Alla guida degli azzurrini (debutto il 16.4.'69 a Udine: 1-0 sulla Romania) ha sfiorato il titolo Europeo nell'86 (sconfitto ai rigori dalla Spagna) e in 85 partite ha ottenuto 46 vittorie, 19 pareggi e 20 sconfitte.
Il rammarico di Italia ‘90
Ebbe un solo grande rammarico, quel mondiale giocato in Italia nel 1990, perso in semifinale con l'Argentina ai rigori, dopo aver giocato bene per tutta la manifestazione: "Avremmo meritato di vincerlo, siamo stati sfortunati. Noi non perdemmo mai sul campo, sei vittorie e un pari, e arrivammo terzi, l'Argentina fu sconfitta due volte e andò in finale con la vincitrice Germania. Però in quelle notti conquistammo gli italiani, il loro affetto fu travolgente. Infatti quell'Italia-Argentina resta una delle partite più viste in tv di tutti i tempi"