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Mondo di Mezzo, chiesto processo per 21 persone. C’è anche Carminati

Cronaca
Massimo Carminati in una foto d'archivio

Arrivate le richieste di rinvio a giudizio della Procura di Roma nell'ambito della terza tranche dell'inchiesta. Tra i destinatari anche Mokbel e il direttore del Tempo Chiocci. A nessuno è contestata l'associazione per delinquere di stampo mafioso né quella semplice

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La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per 21 persone nell'ambito della terza tranche dell'inchiesta denominata Mondo di Mezzo. Tra le persone per le quali i pm di piazzale Clodio hanno chiesto il processo ci sono Massimo Carminati, Gennaro Mokbel e il direttore del Tempo Gian Marco Chiocci, quest'ultimo accusato di favoreggiamento.

Non contestata associazione mafiosa

A nessuna delle persone coinvolte è contestata l'associazione per delinquere di stampo mafioso né quella semplice. Ad alcuni è contestata l'aggravante mafiosa e, a vario titolo, i reati di corruzione, usura, turbativa d'asta, favoreggiamento, trasferimento fraudolento di valori. Nel processo sulla prima parte dell'inchiesta i giudici nella sentenza, che comminò in tutto 250 anni di carcere (20 a Carminati, 19 a Buzzi, 10 a Panzironi e 6 anni e 6 mesi a Odevaine), fecero cadere l'accusa di associazione mafiosa.

Non c’è Odevaine

La richiesta di processo per 21 persone arriva a poche settimane dall'inizio del giudizio d'Appello per il filone principale, che è fissato al 6 marzo e riguarda una quarantina di persone. Tra le persone raggiunte questa volta dalla richiesta di rinvio a giudizio non c'è Luca Odevaine, già componente del Tavolo di coordinamento nazionale insediato al ministero dell'Interno, che ha chiesto il patteggiamento. La richiesta di rinvio a giudizio è firmata dal Procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone, dagli aggiunti Paolo Ielo, Michele Prestipino e Giuseppe Cascini e dal sostituto Luca Tescaroli.