E' morto Ferdinando Imposimato, giudice del caso Moro. Aveva 81 anni
CronacaNella sua lunga carriera l'ex magistrato si era occupato anche di altri importanti processi come quello dell'attentato al Papa. Eletto nel 1987 al Senato col Pci, nel 2015 si era avvicinato al M5s
Il caso Moro, ma anche l'attentato a Papa Giovanni Paolo II e gli omicidi dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione. Sono solo alcuni degli importanti processi di cui Ferdinando Imposimato si è occupato nella sua lunga carriera di magistrato. L'ex presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione è morto all'età di 81 anni al Policlinico Gemelli di Roma.
La lotta al terrorismo
Nato il 9 aprile 1936 a Maddaloni, in provincia di Caserta, Imposimato è stato il giudice istruttore di alcuni dei più importanti processi in materia di terrorismo del secondo dopoguerra italiano. In quest'ambito il suo contributo è molto importante, in particolare sulla scoperta delle connessioni internazionali del terrorismo.
L'omicidio Moro
È lui il primo a parlare di legami tra il terrorismo italiano e i servizi segreti israeliani, nonché del possibile ruolo del KGB nel sequestro e nell'omicidio di Aldo Moro. Si occupa inoltre dell'omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione.
Le inchieste di mafia
Imposimato si occupa da vicino anche della mafia. È lui a istruire il caso di Michele Sindona, il banchiere siciliano legato a Casa Nostra, mentre nel 1981 porta alla sbarra la banda della Magliana. Proprio in questi anni entra nel mirino della criminalità organizzata, tanto che nel 1983 il fratello Franco viene ucciso dalla camorra.
L'interesse per la politica
Alla sua vita e alla sua attività da magistrato si ispira ancheTre Fratelli, un film del regista Francesco Rosi. Dopo essersi occupato dell'attentato ai danni di Papa Giovanni Paolo II, sul finire degli anni Ottanta, comincia a interessarsi attivamente di politica. Nel 1987 è stato eletto al Senato come indipendente di sinistra nelle liste del Pci, nel 1992 fu eletto Camera e poi nel 1994 nuovamente al Senato.
L'avvicinamento al M5S
L'ultima svolta qualche anno fa, quando nel 2015 il Movimento 5 Stelle lo indica come possibile Presidente della Repubblica. Imposimato si avvicina molto al movimento politico di Beppe Grillo, anche se recentemente aveva criticato Luigi Di Maio per la sua presenza a Cernobbio. Negli ultimi tempi si occupava della difesa dei diritti umani ed era impegnato nel sociale.
"Perdiamo una persona splendida"
In attesa dei funerali, che si svolgeranno a Roma, il Movimento 5 Stelle è stato il primo a commentare la scomparsa del magistrato. "Con Ferdinando Imposimato non sparisce soltanto un magistrato integerrimo e un grande giurista", si legge in una nota del gruppo parlamentare pentastellato. "Ma va via anche una persona splendida, di grande umanità e sensibilità. Per tutto il M5S sono momenti di enorme dolore, perché Imposimato ha rappresentato una luce vivida, una guida sicura sul percorso che abbiamo da anni intrapreso nella lotta alla corruzione, al malaffare e alle mafie. Esprimiamo il nostro cordoglio più profondo e la vicinanza ai suoi familiari".