Truffe online, sgominata banda capeggiata da donna a Reggio Emilia

Cronaca
Applicata l'aggravante della "minorata difesa" che concerne le truffe online (Ansa)
Ansa-truffe_online

L'organizzazione era specializzata nei raggiri online: dai sexy ricatti alle offerte di lavoro e case vacanza inesistenti

Una banda di truffatrici è stata scoperta dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Emilia, che hanno eseguito un'operazione nei confronti di 18 indagati in diverse regioni d'Italia. Al vertice dell'organizzazione criminale, specializzata nelle truffe online, c'era una donna.

Le truffe online

In totale la banda, in quattro anni di attività, avrebbe messo a segno circa 500 colpi per centinaia di migliaia di euro. I raggiri online andavano dalle “sexy-truffe” alla vendita di falsi biglietti per concerti di beneficenza, fino alle offerte di lavoro o di case vacanze inesistenti.

L'operazione dei carabinieri

Nel corso dell'operazione dell'Arma, denominata "Deep impact", è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Reggio Emilia su richiesta del sostituto procuratore Valentina Salvi. Diciotto in tutto gli indagati: le accuse sono associazione per delinquere, truffa aggravata, ricettazione, sostituzione di persona, uso indebito di carta di credito, estorsione e falso in atto pubblico. La banda era composta prevalentemente da donne.

La “minorata difesa”

Nell'inchiesta, inoltre, è stata applicata l'aggravante della "minorata difesa" riguardo alle truffe online: secondo questo principio introdotto di recente va punito più severamente chi si approfitta della "debolezza contrattuale" dei navigatori del web, che non hanno la possibilità di verificare l'affidabilità del commerciante o di chi comunque propone loro delle offerte via Internet.

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