In una lettera l'uomo, che aveva affisso il messaggio nel parcheggio di un centro commerciale, spiega di aver "agito d'impulso" e di non riferirsi a tutte le persone diversamente abili
A quasi un mese di distanza dal messaggio choc (in foto) in cui insultava una persona diversamente abile, l'autore del cartello – che era stato identificato pochi giorni dopo – presenta le sue scuse alla Ledha, la Lega per i diritti delle persone con disabilità.
La lettera alla Ledha
Come scrive la stessa associazione sul suo sito Internet venerdì 15 settembre, "alcuni giorni fa la Ledha ha ricevuto una lettera inviata tramite raccomandata da parte dell’autore del cartello di insulti affisso al centro commerciale di Carugate", nell'area metropolitana di Milano. L'uomo se l'era presa con il disabile, "reo", a suo parere, di aver chiamato la polizia locale in quanto la sua auto sostava nel posto riservato ai portatori di handicap. Ora arrivano le scuse per il gesto, con l'autore del cartello che spiega di aver "agito d'impulso" e di non "credere in alcun modo" a quello che ha scritto. La vicenda, accaduta il 19 agosto, aveva trovato ampio spazio sui social network e sui media nazionali alla fine del mese scorso.
"Un primo passo avanti"
"Nel momento in cui abbiamo sporto denuncia per questa fatto (con un esposto alla procura di Monza, che a sua volta aveva aperto un fascicolo per diffamazione aggravata a carico dell'uomo), avevamo auspicato un incontro con la persona che ha appeso il cartello – spiega il vicepresidente di Ledha, Marco Faini – Questa lettera rappresenta un primo passo in avanti”. L'autore del cartello offensivo, infatti, spiega di non aver voluto offendere le persone con disabilità nella loro totalità, e di essere per questo "disponibile a dedicare parte del proprio tempo libero a riparare l’offesa arrecata".
La risposta della Ledha
"Purtroppo – aggiunge Faini – il signore non ci ha lasciato un recapito telefonico né un indirizzo di posta elettronica a cui poterlo contattare tempestivamente". Per questo motivo la Lega ha risposto giovedì con una lettera in cui, "oltre a esprimere apprezzamento per le scuse, torna ad auspicare un incontro de visu con l'autore, chiedendogli di mettersi in contatto direttamente con l’associazione".