Malangone, condannato a 4 mesi in primo grado, era accusato di induzione indebita nell'ambito del procedimento che coinvolge anche il Governatore lombardo Roberto Maroni
Christian Malangone, ex dg di Expo, è stato assolto con formula piena dalla Corte d’Appello di Milano. I giudici hanno cancellato la condanna a 4 mesi inflitta al manager in primo grado perché “il fatto non sussiste”. Malangone era accusato di induzione indebita per la vicenda delle presunte pressioni ricevute da parte del Governatore lombardo Roberto Maroni per ottenere che la sua ex collaboratrice al Viminale, Maria Grazia Paturzo, fosse inserita nella delegazione della Regione, a spese di Expo, per un viaggio a Tokyo.
Presunte pressioni
Secondo il pm Eugenio Fusco, Maroni, anche lui imputato nel processo, avrebbe esercitato pressioni sull'allora braccio destro di Giuseppe Sala e dg di Expo 2015 spa Malangone “strumentalizzando la sua qualità di Presidente della Regione Lombardia per ottenere uno scopo del tutto personale”. Lo scopo era appunto quello di coinvolgere Maria Grazia Paturzo (non indagata). Coinvolto nelle presunte pressioni anche Giacomo Ciriello, braccio destro del governatore, anche lui imputato in quanto avrebbe fatto da tramite tra Maroni e Malangone. Una ricostruzione che i giudici d'appello non hanno accolto con motivazioni che saranno depositate tra 30 giorni.
Il processo a Maroni riprende domani
Intanto domani riprende, dopo la pausa estiva, il processo a carico di Maroni accusato di pressioni illecite per il viaggio Tokyo e per avere fatto ottenere un lavoro a un'altra sua ex collaboratrice, Mara Carluccio. Diverse udienze sono state fissate fino a novembre inoltrato e sembra improbabile che si arrivi a una sentenza entro la fine dell'anno.