La motonave Iuventa è attesa questa mattina nel porto di Trapani. I legali di Jugend Rettet chiederanno al Tribunale del Riesame anche la restituzione dei pc dell'equipaggio
Sara' condotta questa mattina dalla Gdf nel porto di Trapani la nave Iuventa, sequestrata insieme a tutti i pc alla ong tedesca Jugend Rettet che ora annuncia ricorso. Una quarta ong firma intanto il codice di condotta varato dalle autorità italiane. Nel mare tra Libia e Tunisia un peschereccio di Mazara e' stato mitragliato da una motovedetta tunisina, poi messo in salvo dalla Marina italiana. Ad Augusta atteso invece lo sbarco di 310 migranti salvati in mare e di otto salme.
Iuventa in arrivo a Trapani
La nave Iuventa della Ong tedesca "Jugend rettet", sequestrata dalla procura di Trapani con l’accusa di aver accolto migranti da trafficanti libici per trasferirli poi sulle coste italiane, ha lasciato ieri Lampedusa con a bordo quattro uomini della Guardia costiera che la condurranno al porto di Trapani, dove l'arrivo è previsto per questa mattina. L'imbarcazione, fermata nel mare di Lampedusa su ordine del gip, sara' a disposizione dell'autorita' giudiziaria che indaga su contatti tra l'equipaggio della nave e scafisti libici. I magistrati procedono a carico di ignoti per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Le accuse della Procura
Per i pm, almeno in tre occasioni l'equipaggio della Iuventa si sarebbe spinto a ridosso delle coste libiche per prendere a bordo profughi che non versavano in situazioni di pericolo. L'inchiesta tratteggia un accordo tra Iuventa, diventata una sorta di taxi per i profughi, e scafisti a cui venivano persino restituite le imbarcazioni. Una condotta irregolare, punita dal codice penale, che, pero', hanno precisato i magistrati, non aveva scopi di lucro, ma era dettata da motivi umanitari.
La strategia difensiva
"Faremo ricorso al tribunale del Riesame di Trapani contro il sequestro", annunciano i legali della organizzazione non governativa tedesca. Ai giudici verra' chiesta la restituzione della Iuventa e del materiale sequestrato a bordo: pc e documenti. L'equipaggio, sentito dagli inquirenti ieri mattina, intanto e' stato trasferito in case private di Lampedusa.
L'ong tedesca, insieme a Msf, Sos Mediterranee e Sea-Watch, non ha firmato il codice di condotta per i soccorsi in mare predisposto dal Viminale. A sottoscrivere le regole del ministero dell'Interno sono state, invece, Moas, Save the children, Proactiva Open Arms e Sea-Eye. "Se confermate da un giudice, le notizie che giungono da Trapani avallerebbero quanto gia' detto dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro su certi legami discutibili, se non illeciti, tra alcune o alcuni esponenti di Ong e trafficanti di esseri umani" commenta il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti.