Emergenza caldo, giovedì sarà bollino rosso in 26 città

Cronaca

L'anticiclone africano porta sulla nostra penisola l'aria del Sahara algerino. 50 gradi percepiti in Sardegna. Mercoledì allerta in 12 città. Il fresco non arriverà prima della prossima settimana. LE PREVISIONI

Ondata di caldo eccezionale sull'Italia. Un anticiclone di possente alta pressione sta portando sulla penisola l'aria calda del Sahara algerino. In tre città italiane,  Frosinone, Pescara e Campobasso è scattato il bollino rosso, mentre Roma ha visto passare il bollino da rosso ad arancione. 

In Sardegna 50° percepiti

Nella giornata di martedì la punta massima è stata registrata in Sardegna: a Capo San Lorenzo la temperatura percepita alle 15 è stata di 50 gradi, come riporta il sito dell'Aeronautica militare. Termometro bollente anche a Napoli dove i gradi avvertiti sono stati 49, a Ferrara (48) e a Rimini (47). Su gran parte dell'Italia la sensazione di caldo è uguale o superiore a 40 gradi.

Mercoledì bollino rosso in altre 12 città, giovedì saranno 26

La situazione peggiorerà mercoledì, con altre 12 città interessate dal bollino rosso: BariBolognaBolzanoBrescia,CagliariFirenzeLatinaMilanoNapoliPerugiaRieti e Viterbo. Giovedì invece saranno 26 le città con il bollino rosso. Praticamente tutta Italia con la sola eccezione di Genova. 

Farà caldo anche in montagna

Calura eccezionale anche in montagna, fino a 31/32 gradi oltre a 1500 metri sul Centro Italia, 28/30 gradi localmente a 1400/1500 metri anche su Alpi. Possibilità di un break più fresco e anche temporalesco, soprattutto al Nord, da lunedì o martedì della prossima settimana. A quel punto, prevedono i meteorologi l'anticiclone africano porterà l'ondata di caldo anche sul resto dell'Europa, spingendosi per 4.500 chilometri fino al Baltico. Questa situazione aggraverà notevolmente la già critica situazione relativa alla siccità e all'elevato rischio di incendi.   

Rischio siccità in tutta Europa

Secondo Marco Turco, ricercatore presso l'Università di Barcellona e autore principale di una ricerca che ha consentito di sviluppare un metodo di previsione della siccità. "la probabilità che una siccità almeno moderata permanga in Europa fino alla fine dell'estate sono molto alte, oltre il 60%", con punte dell'80% in Italia, Spagna e Portogallo. E proprio nel nostro Paese, anche se al momento il razionamento dell'acqua nella Capitale pare essere stato scongiurato, permane l'emergenza idrica. Lunedì l'Anbi, l'Associazione nazionale dei consorzi per la gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue, ha sottolineato il permanere della "grande sete" in ampie zone del Paese, soprattutto al Nord, dove anche il lago Maggiore è sceso sotto la media stagionale, mentre gli altri grandi bacini stanno rapidamente avvicinandosi ai minimi storici. "Per capire la gravità della situazione - commenta il presidente dell'Anbi, Francesco Vincenzi - basta un dato: mediamente, alla vigilia del grande caldo, i bacini dell'Emilia Romagna contenevano complessivamente 16 milioni di metri cubi d'acqua; quest'anno erano poco più di 2 e non siamo ancora a metà della stagione irrigua".
 


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