"Personalità violenta e aggressiva, che non si è fatta scrupolo a porre a repentaglio la vita e l'incolumità altrui dopo un diverbio insorto per una lite tra utenti della strada". E' ciò che si legge nell'ordinanza con cui il gip ha convalidato l'arresto del 51enne
Ha "puntato" la moto dopo averla inseguita ad alta velocità, l'ha colpita e poi trascinata per metri, senza frenare o tentare manovre di emergenza. Il 51enne artigiano di Nichelino (Torino) arrestato dopo avere travolto, alla guida del suo Ford Transit, la moto sulla quale viaggiavano Matteo Penna, 29 anni, gravemente ferito, e la fidanzata Elisa Ferrero, 27, morta sul colpo, resta in carcere con l'accusa di omicidio volontario e lesioni volontarie.
Custodia in carcere
Dopo l'udienza, il gip Alfredo Toppino ha convalidato l'arresto e disposto la misura cautelare in carcere. Impossibile concedere i domiciliari, una "misura inadeguata", scrive il giudice, considerato che l'indagato si è dimostrato "incapace di esercitare un effettivo controllo dei propri impulsi violenti". L'uomo si è difeso affermando di non volere colpire la moto. "Ho solo cercato di raggiungerla - ha detto - per leggere la targa".
Indizi di colpevolezza
Le testimonianze raccolte sul luogo dello scontro, a Condove (Torino), i video registrati e le perizie tecniche, sono considerati "gravi indizi di colpevolezza" a carico dell'artigiano che "si è posto all'inseguimento evidentemente mosso dal risentimento per il diverbio avuto in precedenza". Tra lui e Penna c'era infatti stata una lite per una precedenza non rispettata dall'uomo a bordo del va e il motociclista aveva colpito lo specchietto del furgone.
Cercando "vendetta" l'artigiano ha tenuto una "condotta di guida sconsiderata, correndo a forte velocità, superando più vetture ed infine dando l'impressione di "puntare" la moto al fine di raggiungerla".
Personalità violenta
Alla rotonda il tremendo impatto, che ha disarcionato Elisa Ferrero, trascinata per alcuni metri, e sbalzato di sella Matteo Penna. "La deliberata e sconsiderata condotta di guida realizzata dall'indagato - scrive il giudice - evidentemente finalizzata a cercare lo scontro con il motociclo, ne rivela una personalità violenta e aggressiva e che non si è fatta scrupolo a porre a repentaglio la vita e l'incolumità altrui a seguito di un diverbio insorto per una banale lite tra utenti della strada".
Precedenti
L'artigiano di Nichelino, inoltre, "risulta gravato da numerosi precedenti, tra i quali resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento e rifiuto dell'accertamento dello stato di ebbrezza", episodi "che corroborano il quadro" della personalità violenta. Il 9 luglio, l'uomo era reduce da una grigliata con amici, aveva bevuto vino e un amaro e il suo tasso alcolico al primo controllo ha dato un valore di 1,42 grammi al litro (la soglia massima consentita deve restare sotto 0,5). Oggi, infine, è stata decisa la data dei funerali di Elisa Ferrero: si terranno venerdì 14 luglio di pomeriggio a Moncalieri (Torino) nella parrocchia di Santa Maria della Scala.