Una società degli Emirati Arabi compra il Castello di Sammezzano

Cronaca
Una delle sale interne del Castello di Sammezzano

Lo storico edificio arabeggiante costruito nell'Ottocento a Reggello (Firenze) è stato acquistato all'asta per 15,4 milioni di euro dalla Heliotrope limited di Dubai

Gli Emirati Arabi comprano un pezzo del patrimonio artistico italiano. Si tratta del Castello di Sammezzanno a Reggello (Firenze), uno dei migliori esempi italiani di architettura orientalista - pieno di motivi "arabeggianti" - dell'800.

 

La vendita all'asta

Ad aggiudicarsi provvisoriamente lo storico gioiello costruito per volere di Ferdinando Panciatichi Ximenes d'Aragona è stata, la mattina del 9 maggio, una società di Dubai, la Heliotrope limited che ha presentato un'offerta di 15,4 milioni di euro. Il tutto è avvenuto nel corso di un'asta svoltasi in uno studio notarile di Firenze alla quale ha preso parte, in qualità di osservatore, il sindaco di Reggello Cristiano Benucci. Lo stesso amministratore ha poi dato notizia dell'avvenuta vendita all'incanto con un post sulla sua pagina Facebook in cui ha precisato di aver assistito personalmente alle operazioni dell'asta “interpretando l'apprensione di tutti i Reggellesi per il destino del Castello”. Il primo cittadino ha poi rivolto un messaggio diretto ai suoi concittadini che è suonato anche come una richiesta ai nuovi proprietari dell'ex magione affinché facciano di tutto per valorizzare un bene comune. “Ci saranno modi e tempi opportuni - ha scritto Benucci - nei quali i nuovi proprietari potranno confrontarsi con il Comune sulle loro idee, nel frattempo auspico che la nuova proprietà prenda a cuore Sammezzano, lo salvaguardi e metta subito in campo gli interventi necessari per combattere il degrado e mettere in sicurezza il bene”. Nel suo post il sindaco di Reggello si è infine pronunciato sulla necessità che il castello rimanga un'attrazione di dominio pubblico: “Non appena possibile – ha chiosato Bonucci - manifesteremo ai nuovi proprietari la richiesta di garantire, compatibilmente con il loro progetto, la fruibilità pubblica del castello, in quanto rappresenta un simbolo per la nostra comunità”.

 

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La storia del Castello di Sammezzano

La storia dello storico immobile ha inizio tra il 1853 e il 1889 quando, in circa quaranta anni, il marchese fiorentino Ferdinando Panciatichi Ximenes d'Aragona progettò, finanziò e fece realizzare il parco e il Castello di Sammezzano, il più importante esempio di architettura orientalista in Italia. Impreziosito dai migliori esempi della mano d'opera locale, che lo dotò di tutti i componenti principali, dai mattoni agli stucchi e le piastrelle, nel corso del 1878 il castello ospitò anche il Re d'Italia Umberto I. Nel Secondo dopoguerra la struttura fu adibita a hotel di lusso, e visse fortune alterne fino al 1999, quando fu venduto all'asta a una società italo-inglese che si era incaricata di eseguire alcuni urgenti lavori di restauro. Un progetto, questo, che non terminò mai e che portò la società a dichiarare fallimento e ad abbandonare definitivamente l'opera. La quale, però, non ha mai perso la sua originaria bellezza, tanto da essere eletta nel 2016, “Luogo del cuore Fai'' a livello nazionale, su oltre 30mila luoghi e monumenti partecipanti al censimento. Negli ultimi due anni il comitato civico “Save Sammezzano” ha iniziato un'opera di sensibilizzazione tale da produrre sette interrogazioni parlamentari e diverse iniziative volte al totale recupero del Castello. Che, però, dal 2015 continua ad essere oggetto di aste giudiziarie pur rimanendo in stato di sostanziale abbandono. Almeno fino all'aggiudicazione provvisoria di oggi, con la quale potrebbe inaugurare, grazie agli investitori arabi, una nuova importante stagione.

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