Pomezia, quello che rimane del deposito di rifiuti dopo il rogo. FOTO

L'amministratore delegato della Eco X ha detto: “È assolutamente falso che ci sia amianto sul tetto, visto che è di cemento. Escludo anche che nel nostro stabilimento ci fossero rifiuti pericolosi" -

Sull'incendio, scoppiato venerdì, la Procura di Velletri ha aperto un'inchiesta per rogo colposo -

L'Arpa, intanto, ha tranquillizzato sulla nube che si è sprigionata dopo l'incendio: "Dall'analisi dei dati non emergono superamenti dei limiti imposti per la qualità dell'aria dalla normativa vigente" -

Il Campidoglio, nonostante non ci sia un invito in questo senso dall'Arpa, consiglia di tenere chiuse le finestre. In ogni caso, spiegano dal Comune, "questa misura può essere utile come rimedio contro gli odori" -

Continuano le polemiche, intanto, sui mancati controlli. Il comitato di quartiere “Castagnetta Cinque Poderi” ha fatto sapere di aver mandato, il 3 novembre 2016, una lettera al sindaco e al capo dei vigili urbani in cui si segnalava il timore che nel piazzale della società Eco X potessero svilupparsi incendi -

Il comitato dice di non aver mai ricevuto risposta, ma il sindaco di Pomezia si difende: "Il Comune si è prontamente attivato dopo la segnalazione dei cittadini". Poi è iniziato il gioco dei rimpalli tra chi doveva effettuare i controlli -

Alla Protezione civile sono arrivate una cinquantina di telefonate dall'outlet di Castel Romano, non distante dal rogo: soprattutto dipendenti che hanno lamentato lievi malori come nausea e mal di testa -

Quel che rimane del deposito di rifiuti di Pomezia dopo il rogo -

Si teme che nel deposito potesse esserci dell'amianto, ma per effettuare i controlli bisognerà aspettare che il rogo sia spento del tutto -