Trattati di Roma, capitale blindata: cecchini e spazio aereo chiuso

Cronaca
(Foto d'archivio)

In attesa delle celebrazioni per il 60esimo anniversario della nascita dell’Ue, la città si prepara a garantire un alto livello di sicurezza con 5mila uomini a vigilare sul campo. Due le aree più sensibili, la blu e la verde. Vietati i voli dalle 6.00 di oggi alle 23.00 di domani. Preoccupazione per le infiltrazioni nei cortei

Chiusura dello spazio aereo su Roma e sulle aree circostanti, tiratori scelti, elicotteri, droni e mezzi blindati. E poi due aree sensibili, la blue zone e la green zone, dove si concentreranno gli appuntamenti istituzionali dei capi di Stato e di governo italiani ed europei. La capitale si prepara alle celebrazioni del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma, in programma domani, sabato 25 marzo. Saranno in 5mila tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e militari a vigilare sulla città, in un intreccio di controlli che dovrebbe garantire un punto di sicurezza il più elevato possibile. Misure che sono state prese non solo per la minaccia terroristica, ma anche per i numerosi cortei previsti nei quali si teme si possano infiltrare soggetti violenti. (LE INDICAZIONI DELLA QUESTURA)

 

Chiuso lo spazio aereo - L’Enac ha deciso la chiusura dello spazio aereo su Roma e sulle aree circostanti dalle ore 6.00 di oggi, 24 marzo, alle ore 23.00 di domani. Sono vietati tutti i voli, inclusi quelli con velivoli ultraleggeri e i droni, in un'area circolare con un raggio di circa 10 chilometri dal centro della città. I chilometri diventano 65 per i voli Vfr, cosiddetti “a vista”, ovvero pilotati senza l’aiuto di radioassistenze. Dalla chiusura sono esclusi i voli commerciali di linea e charter in arrivo e partenza dagli aeroporti di Roma Fiumicino e Roma Ciampino, i voli di Stato, quelli di emergenza e i voli sanitari.

 

 

Zona blu - La blue zone è quella intorno al Campidoglio e sarà delimitata da piazza Venezia, piazza Madonna di Loreto, piazza del Foro Traiano, via dei Fori Imperiali, via San Pietro in Carcere, via del Campidoglio, via del Monte Tarpeo, via e piazza della Consolazione, vico Jugario, via del Teatro Marcello, via Montanara, piazza Campitelli, via Cavalletti, via dei Delfini, via dei Polacchi, via delle Botteghe Oscure, via Celsa, piazza del Gesu', via del Plebiscito e piazza Venezia. Non si potrà circolare, nemmeno a piedi, dalle 00.30 fino alle 14.00 circa di domani.

 

Zona verde - Orari diversi per la green zone, quella dell’area Quirinale, che sarà chiusa dalle 7.00 di sabato fino alle 15.00 circa ed è delimitata da piazza San Bernardo, largo di Santa Susanna, via e piazza Barberini, via del Tritone, largo Chigi, via del Corso, via Battisti, piazza Madonna di Loreto, piazza del Foro Traiano, via Magnanapoli, via IV Novembre, largo Magnanapoli, via Nazionale, via Torino e piazza San Bernardo. In entrambe le zone, blu e verde, le fermate e i capolinea dei mezzi di trasporto pubblico saranno sospesi, così come la fermata Colosseo della metro B e le fermate Barberini e Spagna della metro A che smetteranno di funzionare dall'ultima corsa serale di oggi e per tutta la giornata del 25 marzo.

 

 

Musei chiusi - Per quanto riguarda musei e siti archeologici è stata programmata la chiusura anticipata dei Musei Capitolini e dei mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali alle ore 19 di oggi. Inoltre, sabato non sarà possibile visitare l’area archeologica dei Fori Imperiali, il Teatro di Marcello, il Colosseo, la Domus Aurea, le Domus Romane, il Complesso del Vittoriano, le Scuderie del Quirinale e Villa Aldobrandini.

 

Cortei e sit-in - Saranno quattro cortei e due sit-in, per un totale di circa 25mila persone, a protestare durante le celebrazioni dei Trattati di Roma. Alle 11 i partecipanti alla manifestazione del Movimento federalista europeo si ritroveranno alla Bocca della Verità per poi raggiungere l'Arco di Costantino, al Colosseo, dove ci sarà il ricongiungimento con il corteo di Nostra Europa, che partirà alle 11, da piazza Vittorio. Secondo la Questura, dovrebbero partecipare complessivamente circa 6.500 persone. Dovrebbero essere invece circa 8mila i manifestanti del corteo di Eurostop che partirà alle 14 da piazza Porta San Paolo, percorrendo via Marmorata, via Luca della Robbia lungotevere Aventino e fino a piazza della Bocca della Verità: sarà quello più monitorato perché considerato il più a rischio infiltrazioni. Infine, alle 15 prenderà il via da piazza dell'Esquilino il corteo di Azione Nazionale - 5mila le persone attese - che terminerà in via dei Fori Imperiali. I due sit-in si terranno invece dalle 10 alle 15 all'Auditorium Angelicum (Azione nazionale) e alle 15 in piazzale Tiburtino (Partito comunista).

 

Paura di infiltrazioni violente - Il rischio maggiore - confermato ancora ieri in audizione al Copasir dal direttore dell'Aisi, Mario Parente - è quello rappresentato dai “professionisti degli scontri”, persone che puntano a infiltrarsi nelle manifestazioni innescando violenze. La galassia monitorata con maggiore attenzione dall'intelligence e dalle forze di polizia è quella dei centri sociali, mentre i “black bloc”, si stima che non dovrebbero essere più di qualche decina. Le misure di prevenzione dicono che chi partecipa ai cortei non dovrà portare e indossare caschi e copricapi, saranno vietati vestiti che nascondono il viso o impediscono l'identificazione. Sarà proibito portare e utilizzare petardi o altro materiale esplosivo. zaini e borse saranno controllati dagli agenti.

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