Incidente bus, dubbi su revisione. Teste: manca carta di circolazione

Cronaca

Continua ad Avellino il processo per la strage del pullman precipitato dal viadotto "Acqualonga" in Irpinia. La testimonianza dell'agente Polstrada che si è occupato delle verifiche sulla presunta revisione getta altre ombre sui controlli sull'automezzo. Secondo l'accusa non furono mai fatti

Breve udienza del processo in corso al Tribunale di Avellino per la strage del bus precipitato dal viadotto "Acqualonga" dell' A16 Napoli-Canosa il 28 luglio 2013. Nell’incidente morirono 40 persone. Al centro della seduta, la revisione del mezzo. Che, secondo la Procura di Avellino, non sarebbe mai stata fatta.

La testimonianza del poliziotto - Alla data dell'incidente, il bus aveva percorso quasi un milione di chilometri. Davanti al giudice monocratico Luigi Buono, è stato ascoltato l'agente della Polstrada Dario Mainiero, che si è occupato delle verifiche sulla presunta revisione. Dalla testimonianza del poliziotto è emerso che della licenza per la circolazione, rilasciata dal Comune di Cercola (Napoli) a Gennaro Lametta, proprietario del bus e titolare dell'agenzia "Mondo Travel", non vi sarebbe traccia negli uffici del Comune. In assenza di questo documento, ha spiegato il teste, non sarebbe stato possibile accedere alla revisione.



I dubbi sulla revisione - Secondo l’accusa, i controlli non sarebbero mai stati fatti. Il funzionario della Motorizzazione civile di Napoli, Felice Saulino, e l'impiegata Antonietta Ceriola, che furono arrestati e nel processo sono imputati di falso in atto pubblico, avrebbero falsificato il documento di revisione dell'automezzo, entrando nel sistema informatico nei giorni successivi all'incidente.
Il giorno in cui il bus sarebbe stato sottoposto alla presunta revisione, il 26 marzo del 2013, erano 21 gli automezzi adibiti al trasporto passeggeri sottoposti a verifica. Secondo gli accertamenti svolti dalla Polstrada, il tempo dedicato ad ogni automezzo sarebbe stato inferiore agli 8 minuti: 7 minuti e 45 secondi, ha precisato Mainiero. Un tempo che, secondo gli esperti di manutenzione e revisione automobilistica, è insufficiente per fare un esame approfondito a garanzia della sicurezza. Le prossime udienze del processo sono state fissate per il 10 e il 31 marzo, e per il 17 e il 21 aprile.

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