E’ Alberto Stasi l’unico responsabile dell’omicidio di Chiara Poggi. Ne sono certi gli avvocati della famiglia Poggi, che in una nota definiscono “infondata” l'ipotesi che a uccidere la 26enne di Garlasco non sia stato l'allora fidanzato, condannato in via definitiva a 16 anni. La posizione della famiglia Poggi viene ribadita in seguito alla nuova inchiesta aperta dopo la perizia della difesa che punta i fari su tracce di Dna trovate sotto le unghie di Chiara Poggi che apparterrebbero a un amico del fratello della vittima (ora indagato).
“Autore delito già condannato” - Gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna hanno depositato alla Procura di Pavia gli atti relativi al processo a carico di Stasi, sottolineando la “totale infondatezza di qualsivoglia ipotesi volta a prospettare delle responsabilità di terzi nell'omicidio di Chiara, il cui unico autore è già stato condannato da una sentenza irrevocabile emessa in nome del popolo italiano".
“Dispiaciuti per coinvolgimento persona estranea” - I difensori della famiglia Poggi si dichiarano "dispiaciuti" per il "coinvolgimento di una persona risultata del tutto estranea all'accaduto" e "sconcertati" dinanzi alle notizie di stampa "secondo le quali si dovrebbe dar credito a valutazioni scientifiche effettuate da un consulente di parte (ben lontane dall'essere una perizia) all'insaputa dell'interessato e senza alcuna garanzia per il medesimo, mentre non avrebbero invece valore le accurate analisi genetiche effettuate nel processo a carico di Stasi dal Professor De Stefano con la partecipazione dei consulenti di tutte le parti ed il rispetto di tutti i protocolli e le garanzie di Legge".