Il vicequestore vicario di Ragusa ha firmato la richiesta di trasferimento del 43enne in un Cie. Il ministro Orlando: accertamenti su correttezza del pm che ha negato l'arresto dell'uomo
Ram Lubhay, il cittadino indiano accusato del tentato rapimento di una bimba di 5 anni, a Scoglitti, e denunciato per tentato sequestro di persona e sottrazione di minore, è destinatario di un decreto di espulsione dall'Italia emesso dal questore di Ragusa.
Aveva precedenti – L’uomo aveva già un altro decreto di espulsione per i suoi precedenti penali: furto di rame e traffico di droga. Non avendo ottemperato al decreto, il 16 agosto, giorno del tentato sequestro, gli è stato reiterato il provvedimento che scadeva oggi, 22 agosto.
Richiesta di trasferimento al Cie - E proprio oggi, il vicequestore vicario di Ragusa, Nicola Spampinato, ha firmato per il 43enne la richiesta di trasferimento in un Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE). Il trattenimento nei Cie viene disposto dal questore per 30 giorni e sino ad un massimo di proroga di 18 mesi quando non è possibile eseguire con immediatezza l'espulsione del cittadino straniero.
Scontro pm-ministero – Intanto, è tensione tra il sostituto procuratore di Ragusa, che ha confermato il rilascio di Ram Lubhay (il reato di tentato rapimento non prevede l'arresto, ma la denuncia a piede libero) e il ministro della Giustizia Andrea Orlando che annuncia accertamenti sulla correttezza dell’operato del magistrato. “Io credo che sia interesse di tutti che la ricostruzione dei fatti avvenga tramite le forme previste dalla legge, cioè tramite accertamento che il Ministero dispone e questo per due finalità: da un lato per valutare se c'è stata una correttezza da parte della magistratura e dall'altro per evitare che si celebrino processi paralleli o processi al processo che non sono previsti nel nostro ordinamento".