Ennesimo naufragio nel Canale di Sicilia: recuperati 45 corpi

Cronaca
(foto di archivio)

Un barcone carico di migranti è semiaffondato. In giornata sono stati tanti gli interventi di soccorso in mare. Il premier Renzi dal G7: "Fuori luogo parlare di emergenza"

Ennesimo naufragio nel Canale di Sicilia, in una giornata che era già stata segnata da decine di interventi di soccorso. Almeno 45 al momento, i corpi recuperati, ma si teme che i dispersi possano essere molti di più. A intervenire è stata la nave Vega della Marina militare che ha salvato oltre 100 persone.



Giovedì, al largo della Libia, un altro naufragio ha causato 20 vittime mentre mercoledì i morti in mare sono stati 5.  

 

In salvo oltre 2000 persone - Diciassette, nella giornata di venerdì, le operazioni di soccorso coordinate dalla centrale operativa di Roma delle Capitanerie di Porto: oltre 2.000 le persone tratte in salvo da mezzi della stessa Guardia costiera, della Marina Militare, di organizzazioni non governativa e di quattro rimorchiatori e un mercantile dirottati per i soccorsi. Circa 1.900 persone erano a bordo di 16 gommoni, tutti soccorsi. Alcune centinaia si trovavano invece sul barcone semiaffondato. Ieri le persone tratte in salvo erano state 4.000.
E per oggi si attende l'arrivo a Catania di un rimorchiatore con 890 migranti, un centinaio dei quali sono donne e minori.


 

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