I dipendenti del Comune: “Non potevamo non farlo”. A Sanremo intanto arrivano i primi licenziamenti
“Se non timbravi, ti toglievano il saluto”. Le immagini del dipendente di Foggia che timbrava anche dieci badge per gli altri colleghi hanno fatto il giro di siti e tv. Ora alcuni di loro si difendono, confessando però quello che le immagini hanno reso inconfutabile fin dal primo momento: “Non potevamo non farlo”, si è sfogato con gli amici uno di loro, secondo quanto riportato oggi dal Corriere della Sera (la rassegna stampa).
"Se ti tiri fuori poi vieni visto male" - “Noi impiegati siamo come vittime di un sistema, di una consuetudine - avrebbe detto il dipendente - Negli uffici pubblici funziona così. Se ti tiri fuori, poi vieni visto male. Il giorno dopo ti fanno il dispettuccio, ti tolgono il saluto”. “Ho sbagliato e pagherò - dice un altro dei 13 dipendenti finiti ai domiciliari (mentre per altri 7 è scattata la sospensione dai pubblici uffici) - Ma sono sempre stato un impiegato ligio al dovere e non mi sento di aver mai rubato lo stipendio. Stiamo parlando, nel mio caso, di 5-10 minuti al massimo di assenze. Il tempo di un caffè”.
A Sanremo i primi licenziamenti - Intanto, sempre sul tema assenteisti, arrivano i provvedimenti presi dal Comune di Sanremo svolti da una commissione interna, in seguito all'inchiesta della procura che nell'ottobre scorso aveva denunciato dei casi. Trentadue licenziamenti, 98 sospensioni, 18 multe, 17 rimproveri scritti e 26 archiviazioni. Questo quanto deciso. L'inchiesta della magistratura aveva portato a 35 arresti, 8 obblighi di firma e 75 indagati, coinvolgendo negli accertamenti complessivamente circa 200 persone. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e falso in atto pubblico.