Primo Maggio, Mattarella: "Creare lavoro è un impegno costituzionale"

Cronaca

Manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil a Genova. Camusso: "Non si aumenta l'occupazione abbassando i salari". Barbagallo: "Il Paese non è ripartito". Tensione ai cortei di Milano e Torino

Un paese che non dà lavoro ai giovani è un paese fermo. L'ammonimento arriva, nel corso delle celebrazioni per il primo maggio, dal presidente della Repubblica Sergia Mattarella. Un paese che esclude i giovani, o li in inserisce nel mondo del lavoro in modo precario, si condanna da solo", afferma il capo dello Stato. "Sul lavoro è fondata la nostra Repubblica" continua, e creare lavoro è "impegno costituzionale vivo e attuale" affinché "la cittadinanza sia piena e non mutilata". Mattarella nel suo discorso ha voluto ricordare anche Valeria Solesin e Giulio Regeni "due giovani ricercatori" e ha concluso dicendo che "abbiamo bisogno della carica di speranza dei giovani e la festa del Lavoro vuole essere, appunto, questo: la festa del futuro".


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Sindacati a Genova, Camusso: "Governo sottovaluta problema lavoro" - Appuntamento invece a Genova per i sindacati, che hanno scelto il capoluogo ligure per la manifestazione nazionale unitaria. "Il governo sottovaluta il problema del lavoro" accusa Susanna Camusso alla partenza del corteo. "Il Paese non si fa ripartire abbassando i salari" avverte, e aggiunge: "Servono investimenti: spendiamo 18-19 miliardi per la decontribuzione ma abbiamo una crescita da prefisso telefonico. Se quelle stesse cifre fossero state spese per un serio piano del lavoro avrebbero dato ben altri risultati".

 


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Furlan: "Governo si occupi di lavoro" - "Al governo mandiamo un messaggio molto chiaro: si occupi del lavoro" dice la leader Cisl Annamaria Furlan  E aggiunge: "sarà un primo maggio all'insegna del lavoro, del lavoro che manca ai giovani di questo Paese, per chi ha paura di perderlo il lavoro, che ha 65, 66 anni e vuole finalmente andare in pensione".
 

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Barbagallo: "Non è vero che il Paese riparte" - "Non è vero che il Paese riparte, è fermo in stazione" accusa invece Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil. "Più che festeggiare dobbiamo impegnarci - continua -  Noi siamo il sindacato della proposta, ma quando non c'è risposta c'è la protesta.


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Tensioni a Milano e Torino - Tensioni si sono registrate nei cortei di Torino e Milano. Nel capoluogo piemontese la polizia ha caricato gli antagonisti in coda al corteo principale. Gli incidenti sono avvenuti a piazza Castello, per impedire l'ingresso in via Roma ed arrivare in piazza san Carlo. Secondo gli antagonisti, sono state fermate due persone. A Milano invece sono venuti in contatto alcuni sindacalisti dell'Usb con gli addetti alla sicurezza di un negozio di Zara. L'Usb ha spiegato che l'intenzione era quella di entrare per regalare dei fiori "a chi e' costretto a lavorare anche il 1 maggio, ma siamo stati aggrediti".

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