Il caso della donna accusata di avere ucciso 13 persone. Il parente di una delle vittime: "Fulmine a ciel sereno"
“Abbiamo avuto sospetti alla fine del mese di gennaio 2015 quando il primario di rianimazione mi ha presentato dei dati poco chiari su alcuni esami”. Così, a Sky TG24, Irio Galli, direttore sanitario dell'ospedale di Piombino dove, secondo la procura, una infermiera avrebbe ucciso 13 persone (foto).
Le accuse alla donna - La donna è accusata di omicidio volontario con l'aggravante di crudeltà: avrebbe ammazzato i malati con dosi massicce di anticoagulante. Fra loro anche ricoverati per patologie non gravi. Da vent'anni lavorava in anestesia, dopo il trasferimento i decessi sarebbero diminuiti (i precedenti).
Il parente di una vittima: "Sinceramente è stato un fulmine a ciel sereno" - Parla anche il parente di una delle 13 vittime. “Siamo profondamente amareggiati, aspettiamo notizie più dettagliate”, dice il nipote dell'uomo ricoverato per insufficienza respiratoria e poi deceduto.
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