Cala il sipario su Expo, Mattarella: "La sfida è stata vinta"

Cronaca

"La giornata di oggi non è un addio, ma un passaggio. E' l'inizio di un nuovo impegno civico" dice il presidente della Repubblica nell'intervento con cui ha chiuso ufficialmente l'Esposizione universale. Renzi: "E' stato bello crederci"

"La sfida è stata vinta e non è stata vinta da qualcuno contro qualcun'altro. E' stata vinta da un'Italia che, quando si unisce in un impegno comune, evitando che le naturali diversità producano eccessi di antagonismo, sa esprimere grandi doti e mostrare al mondo le sue originali qualità". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiuso l'Expo 2015 (LO SPECIALE).  Del resto, i risultati vanno oltre la cifra, imponente, dei 21 milioni di visitatori registrati. “La giornata di oggi - ha voluto però sottolineare il Capo dello Stato - non è un addio ma un passaggio. E' l'inizio di un nuovo impegno civico” .
"E' stato bello crederci, grazie a tutti. Viva l'Italia #orgoglioexpo" ha scritto invece su Twitter il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

 

Anche il premier ha parlato di "una sfida che sembrava impossibile, una sfida vinta non dal governo ma dall'Italia, dai passeggini in fila davanti agli ingressi, ha vinto l'Italia del "perché No".


Mattarella: impegno di tutti per un mondo senza fame e senza guerre - Così, alle ore 19.12, il presidente della Repubblica ha dichiarato ufficialmente chiusa l'Esposizione Universale di Milano che, ha spiegato, "ci lascia una importante eredità, frutto del confronto che è riuscita a promuovere e delle speranze che ha messo in campo". Il Capo dello Stato, durante il suo intervento, ha poi parlato dell'impegno universale che dobbiamo avere tutti per un mondo senza fame e senza guerre: "Nutrire il pianeta senza escludere nessuno è possibile. Eliminare la fame e la sete dalla faccia della terra è possibile e rappresenta un elemento indispensabile per la costruzione della pace".

Carta Milano grande lascito, non si prescinde – I successi di Expo, ha sottolineato Mattarella, vanno oltre i numeri e “includono il record dei tanti Paesi coinvolti nella rete del dialogo e della ricerca, l'interesse suscitato nelle opinioni pubbliche dei diversi continenti, il milione e più di firme raccolte in calce alla Carta di Milano". La Carta “è un documento di grande rilievo, che ha affermato il diritto al cibo e all'acqua come parte essenziale di un più ampio diritto alla vita, e dal quale d'ora in avanti non si potrà prescindere nel valutare l'applicazione di diritti umani universali”.

 


Sala: "E' stato un Expo della gente" - Con Mattarella a Milano per la chiusura di Expo c'era una parte del governo. I ministri Maria Elena Boschi, Roberta Pinotti e soprattutto Maurizio Martina che ha la delega ad Expo e dal palco ha sorriso alla platea esclamando: "Missione compiuta". Il commissario Giuseppe Sala ha voluto ringraziare i volontari e i visitatori. "E' stato un Expo della gente. Loro hanno creato un evento unico e se passerà certamente nella storia del nostro Paese molto si deve al civismo di chi lo ha visitato".

 

Pisapia: "Malinconia e gioia di chi sa che ha fatto bene" - Il senso di unità evocato da Mattarella sarà messo alla prova già a partire da domani, per la gestione del dopo Expo, su cui il Capo dello Stato ha richiamato a "scelte sagge". "Deve diventare un luogo in cui si costruisca il futuro" ha esortato il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, rivendicando il "lavoro di squadra" in "stile lombardo" fatto finora. "C'è malinconia e anche la gioia di chi sa che ha fatto bene": è stato il bilancio di un emozionato sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. "Questi - ha proseguito - sono i primi passi. Quanto abbiamo costruito non andrà perduto, non perderemo lo slancio, lavoreremo insieme con il mondo anche nel futuro". "



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