Roma, tangenti per gli appalti sulle strade: tre arresti

Cronaca

Due imprenditori e un funzionario del dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana sono finiti ai domiciliari per corruzione e turbativa d’asta. Secondo le indagini, pagavano bustarelle in cambio di informazioni riservate. Tra gli appalti interessati c'era anche il primo per il Giubileo, già bloccato dall'Anac

Pagavano tangenti per alterare e aggiudicarsi le gare di appalto per la manutenzione delle strade della Grande Viabilità di Roma.

Due imprenditori e un funzionario del dipartimento S.I.M.U. (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) di Roma Capitale sono finiti agli arresti domiciliari per corruzione e turbativa d'asta. Il provvedimento di custodia cautelare è stato eseguito dai Carabinieri del Comando per la Tutela dell'Ambiente, in  collaborazione con i colleghi del Comando provinciale di Roma, al termine di indagini coordinate dalla procura. Gli arresti hanno portato anche a una serie di perquisizioni e sequestri nelle società legate ai due imprenditori.

"2mila euro in cambio di informazioni riservate" - Le indagini, partite a settembre, hanno permesso di accertare che i due imprenditori, al centro di una filiera di imprese, il 27 settembre, "al fine di turbare le gare d'appalto per la manutenzione e la sorveglianza delle strade della Grande Viabilità della città", consegnarono al funzionario del dipartimento SIMU, 2000 euro in contanti in cambio di "informazioni riservate" relative all'aggiudicazione di gare, "ognuna del valore di circa un milione di euro".

Una gara per il Giubileo già bloccata dall'Anac
- Tra le gare di appalto interessate da questa indagine, c’era anche la prima assegnata dal Comune per il Giubileo, e che era stata bloccata proprio ieri, martedì 13 ottobre, dall’Autorità nazionale anticorruzione. Secondo l’organismo presieduto da Raffaele Cantone, si tratta della prova che il sistema dei controlli preventivi sta funzionando: le verifiche dell'Anac, con il parere contrario all'aggiudicazione definitiva e il blocco dell'appalto da parte del Comune di Roma, sono arrivate, in questo caso, prima degli arresti.

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