ESCLUSIVA SKY TG24 - Le immagini del motopesca "Airone" fermato in acque libiche: prima lo scambio di battute sul presunto sconfinamento, poi il rientro precipitoso. Secondo la versione della Marina militare il natante è stato sequestrato
Prima lo scambio di battute sul presunto sconfinamento, poi il rientro precipitoso. Ecco un documento in possesso solo di Sky TG24 a proposito del peschereccio fermato in acque libiche venerdì mattina (guarda il video in alto).
I controlli e la fuga - In queste immagini, la nostra collega Nancy Porsia ha potuto documentare che l'imbarcazione italiana è stata fermata dalla guardia costiera che controlla le coste di Misurata perché non aveva i documenti in regola per pescare in acque libiche. Poi però è fuggita con una guardia libica disarmata a bordo, invece di seguire i libici nel porto di Misurata come le era stato richiesto.
La versine della Marina militare italiana - Secondo la versione della Marina militare italiana il peschereccio è stato sequestrato a circa 90 chilometri da Misurata da un rimorchiatore apparentemente appartenente alle forze governative libiche. Durante l'azione del team di abbordaggio, afferma ancora la Marina, un membro dell'equipaggio, di nazionalità tunisina, ha attivato per errore l'arma di un militare ferendosi lievemente al collo del piede. Il team operativo ha quindi acquisito il controllo del peschereccio mettendo in sicurezza il natante, senza alcuna reazione da parte dell'unico militare libico a bordo. L'imbarcazione italiana ha dunque fatto rotta alla volta delle acque territoriali nazionali.
Il peschereccio è rientrato nella notte tra sabato e domenica nel porto di Mazara del Vallo (Trapani).
La versione della Marina militare italiana
Il comandante dell'Airone: mai parlato di abbordaggio di pirati
I controlli e la fuga - In queste immagini, la nostra collega Nancy Porsia ha potuto documentare che l'imbarcazione italiana è stata fermata dalla guardia costiera che controlla le coste di Misurata perché non aveva i documenti in regola per pescare in acque libiche. Poi però è fuggita con una guardia libica disarmata a bordo, invece di seguire i libici nel porto di Misurata come le era stato richiesto.
La versine della Marina militare italiana - Secondo la versione della Marina militare italiana il peschereccio è stato sequestrato a circa 90 chilometri da Misurata da un rimorchiatore apparentemente appartenente alle forze governative libiche. Durante l'azione del team di abbordaggio, afferma ancora la Marina, un membro dell'equipaggio, di nazionalità tunisina, ha attivato per errore l'arma di un militare ferendosi lievemente al collo del piede. Il team operativo ha quindi acquisito il controllo del peschereccio mettendo in sicurezza il natante, senza alcuna reazione da parte dell'unico militare libico a bordo. L'imbarcazione italiana ha dunque fatto rotta alla volta delle acque territoriali nazionali.
Il peschereccio è rientrato nella notte tra sabato e domenica nel porto di Mazara del Vallo (Trapani).
La versione della Marina militare italiana
Il comandante dell'Airone: mai parlato di abbordaggio di pirati