Carceri: detenuti in calo, ma resta sovraffollamento

Cronaca

Secondo l'associazione Antigone, sono 53.982 i carcerati censiti a febbraio 2015, 8mila in meno rispetto al 2013. Ma i posti letto disponibili sono 100 ogni 108 persone. Tasso dei suicidi al 7,7% ogni 10mila detenuti, sopra la media Ue. In calo i delitti

Migliorano le condizioni delle carceri  italiane ma persistono ancora ombre, soprattutto in materia di sanità, lavoro e diritti fondamentali. E’ quanto emerge dal XI Rapporto nazionale sulle condizioni di detenzione "Oltre i tre metri quadri", presentato questa mattina a Roma dall'Associazione Antigone.

Scende il tasso di affollamento - Nonostante il calo del numero dei detenuti, la soluzione al problema  del sovraffollamento è ancora lontana: sono 53.982 i detenuti censiti al 21 febbraio 2015 nelle carceri italiane, circa 8mila in meno rispetto al 2013, a fronte però di 49.943 posti letto regolamentari disponibili. Il tasso di affollamento, dunque, sarebbe del 108%,  ovvero 108 detenuti ogni 100 posti letto. Il dato però non tiene conto di eventuali situazioni transitorie, come ad esempio reparti chiusi  per lavori di manutenzione: in questo caso il dato sale fino al 118%.  Dunque - sottolinea Antigone - c'è bisogno di insistere ancora sul  terreno delle riforme per arrivare a una situazione 'normale', ovvero  di un detenuto per un posto letto.
Rimane alto il dato di detenuti in custodia cautelare, che si attesta  sul 34,8%, una percentuale che è ancora ben al di sopra di quella  europea del 21%. Un gap che va recuperato - sottolinea Antigone -  riducendo l'impatto della custodia cautelare.

Suicidi sopra la media europea - Un’altra delle principali patologie del sistema penitenziario italiano è la piaga dei suicidi in carcere. I suicidi dall'inizio del 2015 sono stati 9; 44 i detenuti che si sono tolti la vita nelle carceri italiane nel corso del 2014; 49 nel 2013 e 60 nel 2012. La media suicidi ogni 10 mila detenuti è pari al 7,7%, una percentuale superiore alla media europea che è invece del 5,4%, ma ben inferiore al 14,4% della Francia, alle percentuali superiori al 10% di Svezia e Norvegia, all'8,2% della Germania. Nel 2014 sono stati 6919 i detenuti coinvolti in atti di autolesionismo e 933 quelli che hanno tentato il suicidio.

Delitti in calo
- Dai dati del rapporto emerge, inoltre, che non esiste nessun legame tra tasso di detenzione e tasso di delittuosità. I delitti nella fase storica del decongestionamento carcerario sono infatti diminuiti, e  detenuti scarcerati, dunque, non hanno commesso crimini. Nel 2014 l'indice di delittuosità è diminuito del 14%; sono diminuiti gli omicidi del 11,7%; le rapine del 13% e i furti del 1,5%: "Bisognerebbe - commenta il Presidente di Antigone Patrizio Gonnella - guardare i  dati con maggiore attenzione, prima di fare nuove leggi di qualunque  tipo o creare allarmismi".

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