Terra dei Fuochi, don Patriciello: "Militari non servono"

Cronaca

Il parroco di Caivano, da sempre in prima fila nella denuncia dei rifiuti tossici, a Sky TG24: "Ci hanno promesso soldati, ma non ne ho mai visti". Ma aggiunge: "Meglio rafforzare forze dell'ordine e vigili del fuoco". E a Renzi: "Torni qui". IL VIDEO

Il governo ha deciso nel Consiglio dei ministri del 10 febbraio di raddoppiare il numeri dei militari destinati al controllo nella Terra dei Fuochi, in Campania. Purtroppo nessuno sembra, ad ora, aver mai visto quelli inviati fino ad oggi. A denunciarlo ai microfoni di Sky TG24 padre Maurizio Patriciello, parroco nella chiesa di San Paolo a Caivano, una delle figure più attive nella denuncia dei roghi tossici e dell'interramento dei rifiuti tossici da parte della Camorra (leggi l'estratto del suo libro).

I militari non servono, rafforzare forze dell'ordine
- "Io sono parroco a Caivano, in pinea Terra dei fuochi, vi dò la mia parola, non ho mai visto un solo militare nelle nostre campagne", racconta don Patriciello a Sky TG24. "Non sto parlando male dei militari - prosegue il religioso - ce ne furono promessi mille in due anni, ebbene di questi mille ne sono arrivati solo cento per un anno solo. Ora questo anno è passato, ci hanno detto che saranno duecento". Ma la presenza dei militari, prosegue il parroco, sarebbe comunque inutile: "Nei viottoli di campagna non possono neanche arrivare le autobotti dei militari. Noi chiedemmo di non mandarci militari, ma di rafforzare le forze dell'ordine che sono qua. Rafforzate l'organico di polizia, carabinieri e vigili del fuoco, che poi restano qua. I militari invece se ne vanno".

L'invito al premier a tornare nella Terra dei fuochi - Don Patriciello invita poi Matteo Renzi a tornare a visitare la Terra dei fuochi. Il premier venne in Campania alle fine del 2013, appena eletto segretario del Pd. "Questo è il momento per ritornare" spiega il parroco. "Io lo porterei dove ci sono i cumuli di amianto, voglio passeggiare con lui per queste nostre campagne, voglio presentargli le mamme di questi bambini morti di leucemia" prosegue, ricordando come negli ultimi anni siano aumentati in modo incredibile le patologie tumorali a causa dell'inquinamento. "Voi pensate che la sanità campana sia in grado di far fronte all'emergenza leucemica? I nostri malati muoiono nelle nostre case accuditi da noi", conclude.

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