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Avviso di chiusura indagini notificato a consiglieri regionali e addetti ai gruppi consiliari. I reati ipotizzati vanno da concorso in peculato a truffa. Le contestazioni sono relative al periodo 2008-2012
Concorso in peculato e truffa. Questi i reati ipotizzati dalla procura di Ancora che ha chiuso le indagini sulle spese del consiglio regionale delle Marche tra il 2008 e il 2012. Sono 66 gli indagati, "di cui 61 consiglieri, 23 dei quali hanno ricoperto la carica di presidente di un gruppo consiliare" si legge nel comunicato della Procura.
Oltre 60 indagati - L'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Ancona, era partita nell'ottobre 2012 con un ordine di esibizione della documentazione relativa alle spese di gruppi consiliari, dei singoli consiglieri regionali e dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, firmato dal procuratore della Repubblica Elisabetta Melotti e dal pm Giovanna Lebboroni. "Le contestazioni - spiega nella nota il procuratore della Repubblica Elisabetta Melotti - ineriscono le annualità dal 2008 al 2012 (ottava e nona legislatura regionale)".
Oltre 60 indagati - L'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Ancona, era partita nell'ottobre 2012 con un ordine di esibizione della documentazione relativa alle spese di gruppi consiliari, dei singoli consiglieri regionali e dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, firmato dal procuratore della Repubblica Elisabetta Melotti e dal pm Giovanna Lebboroni. "Le contestazioni - spiega nella nota il procuratore della Repubblica Elisabetta Melotti - ineriscono le annualità dal 2008 al 2012 (ottava e nona legislatura regionale)".