L’imbarcazione aveva lanciato un sos al largo di Corfù. E' stata abbandonata dal comandante e dall'equipaggio a 20 miglia da Santa Maria di Leuca. Ricoverate 130 persone. Arrestato presunto scafista. La Capitaneria di porto: "Evitata una strage"
Erano 970 i migranti a bordo del cargo moldavo Blue Sky M che ieri aveva lanciato l'sos mentre navigava al largo dell'isola di Corfù e che poi è stato abbandonato dal comandante e dall'equipaggio a circa venti miglia da Santa Maria di Leuca. L'imbarcazione è attraccata nella notte appena trascorsa a Gallipoli. Centotrenta immigrati sono stati ricoverati in diversi ospedali della provincia di Lecce. Un uomo, ritenuto dagli investigatori uno degli scafisti, è stato arrestato.
Il salvataggio - La nave, intorno alle 20 di ieri, è stata presa in consegna da sei uomini delle Capitanerie di porto di Gallipoli e Bari, calati dagli elicotteri HH139 dell'Aeronautica militare e EH101 della Marina, e poi condotta a Gallipoli.
I dubbi sul viaggio della Blu Sky - I militari della Guardia costiera stanno procedendo agli interrogatori di numerose persone, al fine di ricostruire il viaggio della Blu Sky, che presenta ancora molti lati oscuri. La nave - stando alle prime dichiarazioni - sarebbe partita dalla Turchia e sarebbe stata abbandonata dagli scafisti in prossimità dell'isola greca di Corfù.
Evitata una strage - Il comandante della Capitaneria di porto di Gallipoli, Attilio Daconto, ha precisato che "è stata evitata una strage di vite umane e un disastro ecologico, grazie all'abnegazione e alla preparazione del personale della Guardia costiera". Quando i militari sono riusciti a salire a bordo è stato infatti verificato che erano stati manomessi i comandi del motore e inserito il pilota automatico. La Blu Sky, oltre al carico umano completamente illegale, trasportava anche 9 tonnellate di petrolio. Vista la velocità con cui il cargo viaggiava (circa 9 nodi) e la rotta (dritta verso la costa pugliese, tra Tricase e Leuca), era quasi certo che se non fosse stato fermato si sarebbe schiantato sulla scogliera.
Il salvataggio - La nave, intorno alle 20 di ieri, è stata presa in consegna da sei uomini delle Capitanerie di porto di Gallipoli e Bari, calati dagli elicotteri HH139 dell'Aeronautica militare e EH101 della Marina, e poi condotta a Gallipoli.
I dubbi sul viaggio della Blu Sky - I militari della Guardia costiera stanno procedendo agli interrogatori di numerose persone, al fine di ricostruire il viaggio della Blu Sky, che presenta ancora molti lati oscuri. La nave - stando alle prime dichiarazioni - sarebbe partita dalla Turchia e sarebbe stata abbandonata dagli scafisti in prossimità dell'isola greca di Corfù.
Evitata una strage - Il comandante della Capitaneria di porto di Gallipoli, Attilio Daconto, ha precisato che "è stata evitata una strage di vite umane e un disastro ecologico, grazie all'abnegazione e alla preparazione del personale della Guardia costiera". Quando i militari sono riusciti a salire a bordo è stato infatti verificato che erano stati manomessi i comandi del motore e inserito il pilota automatico. La Blu Sky, oltre al carico umano completamente illegale, trasportava anche 9 tonnellate di petrolio. Vista la velocità con cui il cargo viaggiava (circa 9 nodi) e la rotta (dritta verso la costa pugliese, tra Tricase e Leuca), era quasi certo che se non fosse stato fermato si sarebbe schiantato sulla scogliera.