Erano stati soccorsi nelle ore scorse dalla Marina al largo di Portopalo. Fermato lo scafista del gommone naufragato due giorni fa. Intanto Alfano annuncia la fine dell'operazione Mare Nostrum e l'inizio di Triton, a carico dell'Unione europea
La nave 'Borsini' della Marina militare e una motovedetta della Guardia costiera hanno sbarcato questa mattina ad Augusta, in provincia di Siracusa, 151 immigrati. Gli stranieri erano stati soccorsi nelle ore scorse al largo di Portopalo di Capo Passero (FOTO - SPECIALE).
Nelle stesse ore un giovane del Ghana ritenuto lo scafista del gommone naufragato due giorni fa la largo delle coste della Libia è stato fermato dalla polizia giudiziaria. A bordo c'erano 120 migranti provenienti dal centro Africa. (27 i dispersi, 4 i feriti, e 89 i superstiti).
Triton sarà finanziata da fondi europei - Intanto, venerdì, il ministro dell'Interno Alfano ha annunciato la fine dell'operazione Mare Nostrum e l'inizio di Triton. Prima dell'avvio della nuova operazione europea, che sostituirà la sorveglianza e il soccorso al largo delle coste italiane, nella fase di partenza la Marina in realtà continuerà il suo lavoro, con un "dispositivo al servizio delle emergenze", come ha spiegato il ministro della Difesa Pinotti, con "una nave significativa, grande, a Lampedusa e un pattugliamento di tre navi più piccole", mentre "attualmente usiamo cinque grandi navi".
La nuova operazione, Triton, costerà 3 milioni di euro al mese, totalmente a carico dell'agenzia Frontex finanziata da fondi europei, a differenza di Mare Nostrum, che è costata in totale 114 milioni, 9 e mezzo al mese.
L'appello della Caritas - E in queste ore la Caritas di Palermo si è unita all'appello nazionale affinché possa proseguire l'operazione Mare Nostrum. "Insieme a Caritas Italiana ci uniamo al grido di chi dice che non si deve fermare Mare Nostrum - dice il direttore don Sergio Mattaliano - Dobbiamo continuare a salvare le vite umane di chi spera in un futuro diverso. Dobbiamo continuare a sostenere questi nostri amici migranti dandogli l'opportunità di cambiare la loro vita lontano da guerre, fame e violenze. Non possiamo voltare le spalle e permettere che queste persone muoiano in mare".
Nelle stesse ore un giovane del Ghana ritenuto lo scafista del gommone naufragato due giorni fa la largo delle coste della Libia è stato fermato dalla polizia giudiziaria. A bordo c'erano 120 migranti provenienti dal centro Africa. (27 i dispersi, 4 i feriti, e 89 i superstiti).
Triton sarà finanziata da fondi europei - Intanto, venerdì, il ministro dell'Interno Alfano ha annunciato la fine dell'operazione Mare Nostrum e l'inizio di Triton. Prima dell'avvio della nuova operazione europea, che sostituirà la sorveglianza e il soccorso al largo delle coste italiane, nella fase di partenza la Marina in realtà continuerà il suo lavoro, con un "dispositivo al servizio delle emergenze", come ha spiegato il ministro della Difesa Pinotti, con "una nave significativa, grande, a Lampedusa e un pattugliamento di tre navi più piccole", mentre "attualmente usiamo cinque grandi navi".
La nuova operazione, Triton, costerà 3 milioni di euro al mese, totalmente a carico dell'agenzia Frontex finanziata da fondi europei, a differenza di Mare Nostrum, che è costata in totale 114 milioni, 9 e mezzo al mese.
L'appello della Caritas - E in queste ore la Caritas di Palermo si è unita all'appello nazionale affinché possa proseguire l'operazione Mare Nostrum. "Insieme a Caritas Italiana ci uniamo al grido di chi dice che non si deve fermare Mare Nostrum - dice il direttore don Sergio Mattaliano - Dobbiamo continuare a salvare le vite umane di chi spera in un futuro diverso. Dobbiamo continuare a sostenere questi nostri amici migranti dandogli l'opportunità di cambiare la loro vita lontano da guerre, fame e violenze. Non possiamo voltare le spalle e permettere che queste persone muoiano in mare".