Concordia issa la bandiera blu del pronti a partire

Cronaca

Il relitto della nave può prendere il mare verso il porto di Genova. Gabrielli: "Partenza mercoledì salvo un meteorite". Porcellacchia: "Il rigalleggiamento è terminato". Fiori in mare

E' tutto pronto per l'ultimo viaggio della Costa Concordia alla volta del porto di Genova. Domani, mercoledì 23 luglio, a due anni e mezzo dal naufragio costato la vita a 32 persone (33 se si conta il sub morto il primo febbraio mentre lavorava a una decina di metri di profondità), la nave lascerà l'isola del Giglio (LO SPECIALELE FOTO - I VIDEO).

Si parte domani, "salvo meteorite" - "La partenza sarà domani (mercoledì, ndr), salvo un meteorite", ha detto Gabrielli, commissario all'emergenza Concordia, aggiungendo che le condizioni meteo vanno "migliorando e dovremmo avere una buona finestra fino a domenica".  Il ministro dell'Ambiente Galletti in conferenza stampa si è detto convinto che la nave possa "arrivare domenica a Genova", e ha esortato a "non abbassare la guardia" dopo il lavoro positivo svolto fin qui.

Issata la bandiera blu - Le operazioni di rigalleggiamento sono terminate in modo "soddisfacente" ha fatto sapere Franco Porcellacchia, responsabile del progetto di rimozione per Costa Crociere. "Sulla nave -  ha spiegato - è stata issata la bandiera che
rappresenta la 'P' che significa che la nave è pronta a partire".
La nave domani, prima della partenza, verrà "ruotata di 70 gradi - ha spiegato Franco Porcellacchia, responsabile rimozione della Concordia - per dirigere prora verso est". "Le manovre - ha ribadito - dovrebbero partire dalle 8.30 alle 14 e dureranno dalle 4 alle sei ore". Il relitto avrebbe già dovuto lasciare oggi l'isola toscana per essere trainato a Genova, dove avranno poi luogo le operazioni di smantellamento. "Il ritardo è compatibile con la complessità delle operazioni" spiega il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti VIDEO.

Fiori in mare in ricordo delle vittime - L'Isola del Giglio ha inoltre reso omaggio alle vittime del naufragio. Due mazzi di fiori sono stati gettati in mare. A bordo di una motovedetta della guardia costiera il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, il prefetto Franco Gabrielli e autorità religiose e militari hanno accompagnato un gruppo di parenti delle vittime, con loro anche Elio Vincenzi, vedovo di Maria Grazia Trecarichi. "Questa operazione non riparerà mai alla perdita di vite umane" ha detto Galletti. Il ministro ha sottolineato che i familiari delle vittime hanno voluto ricordare l'umanità dei gigliesi, "umanità che misura la dignità di un Paese e in questo caso - ha concluso il ministro - dell'Italia".

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