L'ex presidente del Consiglio testimone a Napoli nel processo che vede imputati Berlusconi e Lavitola: seppi che De Gregorio era in 'vendita' - spiega - da una sua lettera. E aggiunge: “Mai fui informato di cose specifiche altrimenti sarei ancora premier”
Le manovre per il passaggio di di parlamentari dal centrosinistra al centrodestra durante il governo di Romano Prodi, dal 2006, erano "chiacchiere quotidiane", ma l'ex presidente del Consiglio non fu mai informato di fatti specifici. Lo ha detto oggi lo stesso Prodi in tribunale a Napoli, chiamato a deporre come testimone nel processo che vede come imputato Silvio Berlusconi - accusato di corruzione insieme all'uomo d'affari Walter Lavitola - perché secondo i magistrati avrebbe "comprato" il voto di senatori per far cadere il governo di centrosinistra. L'ex premier e attuale leader di Forza Italia respinge le accuse.
Prodi: non avevo mai incontrato De Gregorio - Il processo si basa anche sulla confessione dell'ex senatore Sergio De Gregorio, eletto nella lista dell'Italia dei Valori poi passato al centrodestra, il quale avrebbe ricevuto, per sua stessa ammissione, 3 milioni di euro. Prodi, interrogato dai pubblici ministeri e dalla difesa, ha detto di non aver mai incontrato di persona De Gregorio - all'epoca anche presidente della commissione Difesa del Senato, eletto a sorpresa coi voti del centrodestra - e di non aver mai sentito parlare di lui, se non attraverso i giornali, prima di ricevere da parte sua una lettera di scuse, nel giugno 2013, per aver contribuito a far cadere il suo governo nel 2008.
“Mai fui informato di cose specifiche altrimenti sarei ancora premier” - L'ex premier e presidente della Commissione europea ha risposto con molti "non ricordo" alle domande sia dell'accusa che del collegio difensivo, ma ha ribadito di non aver mai fatto trattative per assicurarsi i numeri per la fiducia. Il pm Vincenzo Piscitelli ha chiesto a Prodi se ci fossero state manovre per determinare il passaggio di parlamentari dal centrosinistra al centrodestra. "Erano solo chiacchiere quotidiane e mai fui informato di cose specifiche altrimenti sarei ancora presidente del Consiglio", ha risposto l'ex presidente del Consiglio.
La lettera di De Gregorio - Prodi ha spiegato di non aver "mai avuto riferimenti specifici che un solo mio parlamentare si indirizzasse verso un altro partito. L'ho saputo solo quando ho ricevuto la lettera in cui il senatore De Gregorio mi chiedeva perdono per il disvalore delle sue condotte". "Ogni giorno c'erano incontri per contare i senatori sulla tenuta della maggioranza", ha detto ancora Prodi. "Se avessi saputo che il senatore De Gregorio poteva passare al centrodestra, avrei avuto più attenzione. Io al governo ci stavo bene".
Prodi: non avevo mai incontrato De Gregorio - Il processo si basa anche sulla confessione dell'ex senatore Sergio De Gregorio, eletto nella lista dell'Italia dei Valori poi passato al centrodestra, il quale avrebbe ricevuto, per sua stessa ammissione, 3 milioni di euro. Prodi, interrogato dai pubblici ministeri e dalla difesa, ha detto di non aver mai incontrato di persona De Gregorio - all'epoca anche presidente della commissione Difesa del Senato, eletto a sorpresa coi voti del centrodestra - e di non aver mai sentito parlare di lui, se non attraverso i giornali, prima di ricevere da parte sua una lettera di scuse, nel giugno 2013, per aver contribuito a far cadere il suo governo nel 2008.
“Mai fui informato di cose specifiche altrimenti sarei ancora premier” - L'ex premier e presidente della Commissione europea ha risposto con molti "non ricordo" alle domande sia dell'accusa che del collegio difensivo, ma ha ribadito di non aver mai fatto trattative per assicurarsi i numeri per la fiducia. Il pm Vincenzo Piscitelli ha chiesto a Prodi se ci fossero state manovre per determinare il passaggio di parlamentari dal centrosinistra al centrodestra. "Erano solo chiacchiere quotidiane e mai fui informato di cose specifiche altrimenti sarei ancora presidente del Consiglio", ha risposto l'ex presidente del Consiglio.
La lettera di De Gregorio - Prodi ha spiegato di non aver "mai avuto riferimenti specifici che un solo mio parlamentare si indirizzasse verso un altro partito. L'ho saputo solo quando ho ricevuto la lettera in cui il senatore De Gregorio mi chiedeva perdono per il disvalore delle sue condotte". "Ogni giorno c'erano incontri per contare i senatori sulla tenuta della maggioranza", ha detto ancora Prodi. "Se avessi saputo che il senatore De Gregorio poteva passare al centrodestra, avrei avuto più attenzione. Io al governo ci stavo bene".