Scattano i fermi per la strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013 nella quale morirono 366 persone. Intanto è arrivato a Pozzallo il barcone con i 30 morti: individuati gli scafisti. La Croce Rossa a Sky TG24: il migrante malato non era infettivo
Cinque fermati, quattro ricercati e cinque avvisi di garanzia tra Agrigento, Catania, Milano, Roma e Torino. E' il bilancio di un'operazione scaturita dall'inchiesta sulla strage di Lampedusa del 3 ottobre del 2013, quando morirono 366 migranti. Gli arresti arrivano il giorno dopo un'altra tragedia al largo delle coste siciliane dove una trentina di migranti sono stati trovati morti su un barcone intercettato dalla Marina militare. Sarebbero stati individuati i presunti scafisti. Intanto la Croce Rossa conferma a Sky TG24 che il migrante malato, che aveva suscitato preoccupazioni, non era infettivo.
Gli arresti per la strage del 3 ottobre - Associazione per delinquere, favoreggiamento dell'immigrazione e della permanenza clandestina, aggravati dal carattere transnazionale del sodalizio malavitoso. Sono alcuni dei reati contestati alle persone arrestate. Le indagini hanno consentito di ricostruire le rotte e le tappe intermedie (caratterizzate spesso da stupri di massa e segregazioni) di numerosi viaggi della speranza compiuti da centinaia di migranti, spinti e sfruttati dai componenti di un network malavitoso transnazionale, composto da cittadini eritrei, etiopi e sudanesi.
A Palermo nave con 235 migranti – Intanto è approdata all'alba di martedì nel porto di Palermo la nave mercantile Mar Atlantic, battente bandiera delle isole Marshall, con 235 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia. Tra loro anche 25 donne, una delle quali incinta, e quattro minori.
A Pozzallo il motopesca con le vittime - E nel pomeriggio di martedì è entrato in rada nel porto di Pozzallo il peschereccio con una trentina di cadaveri a bordo (FOTO) che è stato rimorchiato nelle ore precedenti nel canale di Sicilia. Sulla nave della marina militare ci sono 566 migranti.
Sempre martedì a Pozzallo sono arrivati 353 dei circa 600 extracomunitari che erano sul peschereccio, compresi molti bambini, alcuni dei quali neonati, e tante donne. Sono stati condotti nel centro di prima accoglienza realizzato nel porto del Ragusa. La squadra mobile della polizia di stato ha continuato gli interrogatori dei migranti arrivati per identificare eventuali scafisti. L'inchiesta è coordinata dalla Procura di Ragusa (lo speciale migranti - le foto).
Gli arresti per la strage del 3 ottobre - Associazione per delinquere, favoreggiamento dell'immigrazione e della permanenza clandestina, aggravati dal carattere transnazionale del sodalizio malavitoso. Sono alcuni dei reati contestati alle persone arrestate. Le indagini hanno consentito di ricostruire le rotte e le tappe intermedie (caratterizzate spesso da stupri di massa e segregazioni) di numerosi viaggi della speranza compiuti da centinaia di migranti, spinti e sfruttati dai componenti di un network malavitoso transnazionale, composto da cittadini eritrei, etiopi e sudanesi.
A Palermo nave con 235 migranti – Intanto è approdata all'alba di martedì nel porto di Palermo la nave mercantile Mar Atlantic, battente bandiera delle isole Marshall, con 235 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia. Tra loro anche 25 donne, una delle quali incinta, e quattro minori.
A Pozzallo il motopesca con le vittime - E nel pomeriggio di martedì è entrato in rada nel porto di Pozzallo il peschereccio con una trentina di cadaveri a bordo (FOTO) che è stato rimorchiato nelle ore precedenti nel canale di Sicilia. Sulla nave della marina militare ci sono 566 migranti.
Sempre martedì a Pozzallo sono arrivati 353 dei circa 600 extracomunitari che erano sul peschereccio, compresi molti bambini, alcuni dei quali neonati, e tante donne. Sono stati condotti nel centro di prima accoglienza realizzato nel porto del Ragusa. La squadra mobile della polizia di stato ha continuato gli interrogatori dei migranti arrivati per identificare eventuali scafisti. L'inchiesta è coordinata dalla Procura di Ragusa (lo speciale migranti - le foto).