Siria, armi chimiche a Gioia Tauro il 2 luglio

Cronaca
L’equipaggio di circa 60 persone tra militari americani e chimici dell'Edgewood Chemical Biological Center è pronto a salpare per andare a prendere a Gioia Tauro e poi distruggere al largo le armi chimiche

Il ministro degli Esteri Mogherini annuncia la data del trasbordo delle sostanze tossiche del regime dal cargo danese Ark Futura alla nave americana Cap Ray. La distruzione avverrà in acque internazionali

Il trasbordo delle armi chimiche siriane dal cargo danese Ark Futura alla nave americana Cap Ray avverrà a Gioia Tauro il 2 luglio. Lo ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini a Copenaghen, dove si trova in visita. La distruzione dell'arsenale chimico di Bashar al-Assad, ha aggiunto la titolare della Farnesina, "può aprire ulteriori scenari di disarmo e non proliferazione nella regione".

La distruzione in acque internazionali -
La nave Usa (LE FOTO) imbarcherà quindi 570 tonnellate di agenti chimici di priorità 1 (i più pericolosi, tra cui l'iprite e precursori del sarin) in container sigillati, per poi spostarsi nel Mediterraneo dove distruggerà le sostanze tossiche attraverso due reattori per l'idrolisi appositamente istallati a bordo. L'intero processo - che in base al piano Opac doveva terminare entro il 30 giugno - durerà "circa 60 giorni", aveva detto nei giorni scorsi il direttore generale dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, Ahmet Uzumcu Uzumcu.

Le preoccupazioni degli ambientalisti -
L'operazione però preoccupa ambientalisti e abitanti dei Paesi costieri, greci in testa, nonostante le rassicurazioni dell'Opac che "non una goccia" di materiale chimico finiràin mare, e che verrà smaltito in Germania e in altri impianti civili. La Calabria non sarà infatti l'ultima tappa del viaggio della Ark Futura che proseguirà la navigazione verso la Gran Bretagna (che distruggerà 150 tonnellate sul proprio territorio) e la Finlandia, dove gli impianti della Ekokem hanno già cominciato a smaltire agenti meno pericolosi (di priorità 2) già partiti da Latakia il 6 giugno a bordo del cargo norvegese Taiko.

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