L'ex primario di chirurgia toracica è stato condannato dalla Prima Corte d'Assise di Milano per 4 casi di omicidio volontario. Disposti tre anni di isolamento diurno. L'arresto dopo la sentenza: per i pm "c'era pericolo di fuga"
Ergastolo per l'ex primario della clinica Santa Rita di Milano. Questa la sentenza emessa dalla Prima Corte d'Assise nei confronti di Pier Paolo Brega Massone, accusato di quattro omicidi volontari e di 45 lesioni nell'inchiesta milanese che nel 2008 portò alla ribalta alcuni presunti interventi sospetti. Esclusa l'aggravante della crudeltà.
Secondo l'accusa, l'ex primario di chirurgia toracica, per "monetizzare" i rimborsi dal sistema sanitario nazionale, avrebbe eseguito interventi inutili nei confronti di 4 pazienti di età compresa fra i 65 e gli 89 anni, fino ad ucciderli.
Arrestato subito dopo lettura sentenza - Brega Massone ha ascoltato il verdetto in aula, senza tradire particolari emozioni, a fianco della moglie. Subito dopo la lettura della sentenza, è scattato l'arresto: "C'era la possibilità concreta che fuggisse - hanno spiegato i pm ai cronisti - e la Corte ha accolto la nostra richiesta". I pubblici ministeri hanno inoltre chiarito che il pericolo di fuga è l'unica ipotesi per cui si consente l'arresto dopo un giudizio di primo grado. I pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano avevano chiesto per il medico la condanna all'ergastolo e due anni e 6 mesi di isolamento diurno.
Brega Massone era già stato condannato a 15 anni e mezzo per lesioni e truffa nel primo filone del procedimento sulla cosiddetta 'clinica degli orrori'.
La moglie: è un'ingiustizia - Non si dà pace Barbara Magnani, moglie di Brega Massone: "Non è normale quello che è successo. Persino i consulenti della Procura avevano detto che gli omicidi erano imprevisti, eppure lo condannano lo stesso, come mai?" si chiede. "Oggi tocca a mio marito. Domani può toccare a qualsiasi altra persona", continua la donna. Alla domanda se suo marito avesse voglia di commentare il verdetto, Magnani ha risposto: "Ora deve assorbire il colpo". In quel momento non sapeva ancora che stessero già arrestando il marito.
Aiutanti Brega condannati a 30 e 26 anni - Fabio Presicci e Marco Panzera, i due ex 'aiuti' del primario della clinica Santa Rita Pier Paolo Brega Massone, sono stati invece condannati rispettivamente a 30 anni di carcere e a 26 anni di reclusione. La Prima Corte d'Assise di Milano ha inoltre condannato altri 4 imputati, tra cui 2 anestesisti, a pene comprese tra 1 anno e 2 mesi e 2 anni e 3 mesi. Riconosciuti anche risarcimenti a titolo di provvisionale per centinaia di migliaia di euro alla Regione Lombardia e ai pazienti e ai familiari dei pazienti parti civili.
Secondo l'accusa, l'ex primario di chirurgia toracica, per "monetizzare" i rimborsi dal sistema sanitario nazionale, avrebbe eseguito interventi inutili nei confronti di 4 pazienti di età compresa fra i 65 e gli 89 anni, fino ad ucciderli.
Arrestato subito dopo lettura sentenza - Brega Massone ha ascoltato il verdetto in aula, senza tradire particolari emozioni, a fianco della moglie. Subito dopo la lettura della sentenza, è scattato l'arresto: "C'era la possibilità concreta che fuggisse - hanno spiegato i pm ai cronisti - e la Corte ha accolto la nostra richiesta". I pubblici ministeri hanno inoltre chiarito che il pericolo di fuga è l'unica ipotesi per cui si consente l'arresto dopo un giudizio di primo grado. I pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano avevano chiesto per il medico la condanna all'ergastolo e due anni e 6 mesi di isolamento diurno.
Brega Massone era già stato condannato a 15 anni e mezzo per lesioni e truffa nel primo filone del procedimento sulla cosiddetta 'clinica degli orrori'.
La moglie: è un'ingiustizia - Non si dà pace Barbara Magnani, moglie di Brega Massone: "Non è normale quello che è successo. Persino i consulenti della Procura avevano detto che gli omicidi erano imprevisti, eppure lo condannano lo stesso, come mai?" si chiede. "Oggi tocca a mio marito. Domani può toccare a qualsiasi altra persona", continua la donna. Alla domanda se suo marito avesse voglia di commentare il verdetto, Magnani ha risposto: "Ora deve assorbire il colpo". In quel momento non sapeva ancora che stessero già arrestando il marito.
Aiutanti Brega condannati a 30 e 26 anni - Fabio Presicci e Marco Panzera, i due ex 'aiuti' del primario della clinica Santa Rita Pier Paolo Brega Massone, sono stati invece condannati rispettivamente a 30 anni di carcere e a 26 anni di reclusione. La Prima Corte d'Assise di Milano ha inoltre condannato altri 4 imputati, tra cui 2 anestesisti, a pene comprese tra 1 anno e 2 mesi e 2 anni e 3 mesi. Riconosciuti anche risarcimenti a titolo di provvisionale per centinaia di migliaia di euro alla Regione Lombardia e ai pazienti e ai familiari dei pazienti parti civili.