L'accusa chiede per l'uomo che ha ucciso tre passanti a Milano anche il riconoscimento della seminfermità mentale e la condanna a 6 anni da passare in una casa di cura dopo l'espiazione della pena. Processo rinviato al 31 marzo
Venti anni di reclusione, il riconoscimento della seminfermità mentale e la condanna a sei anni da passare in una casa di cura dopo l'espiazione della pena. Sono queste le richieste del pm di Milano Isidoro Palma per Adam Kabobo, il ghanese che l'11 maggio del 2013 uccise a colpi di piccone tre passanti. Per l'accusa avrebbe ucciso per "rancore verso la società" dalla quale si sentiva escluso. E avrebbe agito "con lucidità, malgrado la schizofrenia di cui soffre" e con una "finalità depredatoria" anche perché dopo aver ucciso i passanti ha rubato loro i cellulari.
Processo rinviato per tradurre memorie - Il processo con rito abbreviato intanto è stato aggiornato al prossimo 31 marzo (tutti i video). Il giudice ha chiesto ai legali di parte civile e alle difese di preparare per la prossima udienza delle memorie scritte in modo che possano essere tradotte e comprese dall'imputato. In udienza, infatti, ci sono stati diversi problemi perché Kabobo, malgrado la presenza degli interpreti, non riusciva a comprendere quello che le parti dicevano. Da qui la necessità di un rinvio.
Il caso giudiziario - Nella scorsa udienza il giudice aveva detto "no" alla richiesta della difesa di un supplemento di perizia psichiatrica, dopo che una perizia disposta in fase di indagini e depositata lo scorso ottobre aveva riconosciuto che Kabobo non era totalmente incapace di intendere e di volere ma soltanto semi infermo di mente, perché soffre di una forma di "schizofrenia paranoide". Inoltre, nelle scorse settimane, il tribunale del Riesame, aveva detto "no" al trasferimento di Kabobo in un ospedale psichiatrico giudiziario.
L'11 maggio scorso il ghanese ha ucciso a colpi di piccone il giovane Daniele Carella di 21 anni, Alessandro Carolè di 40 anni e il pensionato Ermanno Masini di 64 anni.
Processo rinviato per tradurre memorie - Il processo con rito abbreviato intanto è stato aggiornato al prossimo 31 marzo (tutti i video). Il giudice ha chiesto ai legali di parte civile e alle difese di preparare per la prossima udienza delle memorie scritte in modo che possano essere tradotte e comprese dall'imputato. In udienza, infatti, ci sono stati diversi problemi perché Kabobo, malgrado la presenza degli interpreti, non riusciva a comprendere quello che le parti dicevano. Da qui la necessità di un rinvio.
Il caso giudiziario - Nella scorsa udienza il giudice aveva detto "no" alla richiesta della difesa di un supplemento di perizia psichiatrica, dopo che una perizia disposta in fase di indagini e depositata lo scorso ottobre aveva riconosciuto che Kabobo non era totalmente incapace di intendere e di volere ma soltanto semi infermo di mente, perché soffre di una forma di "schizofrenia paranoide". Inoltre, nelle scorse settimane, il tribunale del Riesame, aveva detto "no" al trasferimento di Kabobo in un ospedale psichiatrico giudiziario.
L'11 maggio scorso il ghanese ha ucciso a colpi di piccone il giovane Daniele Carella di 21 anni, Alessandro Carolè di 40 anni e il pensionato Ermanno Masini di 64 anni.