Raffaele Cantalupo e Maurizio Diaco sono accusati di aver intascato una mazzetta da 300.000 euro per pilotare l'appalto per lo smaltimento rifiuti e far vincere la gara alla ditta "Sangalli & C."
Raffaele Cantalupo, vicesindaco ed assessore all'ambiente del Comune di Cologno
Monzese e l'assessore all'edilizia, Maurizio Diaco, sono stati arrestati con l'accusa di aver intascato tangenti per pilotare l'appalto per lo smaltimento rifiuti. I due politici, secondo le indagini della Finanza di Monza, avrebbero pattuito con la "Sangalli & C." (sotto inchiesta per corruzione negli appalti in Lombardia, Lazio e Puglia) una tangente da 300.000 euro, per affidare a Sangalli un appalto da oltre 28 milioni.
Una tangente da 300mila euro - Trecentomila euro per far invalidare un appalto, rifare la gara e far vincere "Sangalli & C". Era questo, secondo quanto spiegato dalla Guardia di Finanza, l'accordo tra il vicesindaco di Cologno Monzese (Milano) Raffaele Cantalupo, e l'assessore all'edilizia Maurizio Diaco, per far vincere una gara da 28milioni di euro all'azienda brianzola (già al centro delle indagini per un sistema corruttivo in ambito appalti pubblici, in Lombardia, Lazio e Puglia).
Smaltimento dei rifiuti - Arrestati ma ai domiciliari sono finiti anche Michele De Girolamo di "Area Sud" Milano Spa, attuale affidataria del servizio di igiene urbana a Cologno, e Fortunato Deleidi, dipendente della Sangalli. A tutti viene contestato di essere complici di un preciso piano, insieme al vicesindaco Cantalupo, l'assessore Diaco e Giorgio Sangalli: riuscire ad annullare la gara per l'affidamento del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti bandito dal Comune di Cologno Monzese, indirne una nuova, per un valore superiore, favorendo la vittoria della Sangalli. Il meccanismo era prossimo alla riuscita. Coinvolta, secondo quanto si è appreso, anche la San Germano srl di Pianezza (Torino).
Monzese e l'assessore all'edilizia, Maurizio Diaco, sono stati arrestati con l'accusa di aver intascato tangenti per pilotare l'appalto per lo smaltimento rifiuti. I due politici, secondo le indagini della Finanza di Monza, avrebbero pattuito con la "Sangalli & C." (sotto inchiesta per corruzione negli appalti in Lombardia, Lazio e Puglia) una tangente da 300.000 euro, per affidare a Sangalli un appalto da oltre 28 milioni.
Una tangente da 300mila euro - Trecentomila euro per far invalidare un appalto, rifare la gara e far vincere "Sangalli & C". Era questo, secondo quanto spiegato dalla Guardia di Finanza, l'accordo tra il vicesindaco di Cologno Monzese (Milano) Raffaele Cantalupo, e l'assessore all'edilizia Maurizio Diaco, per far vincere una gara da 28milioni di euro all'azienda brianzola (già al centro delle indagini per un sistema corruttivo in ambito appalti pubblici, in Lombardia, Lazio e Puglia).
Smaltimento dei rifiuti - Arrestati ma ai domiciliari sono finiti anche Michele De Girolamo di "Area Sud" Milano Spa, attuale affidataria del servizio di igiene urbana a Cologno, e Fortunato Deleidi, dipendente della Sangalli. A tutti viene contestato di essere complici di un preciso piano, insieme al vicesindaco Cantalupo, l'assessore Diaco e Giorgio Sangalli: riuscire ad annullare la gara per l'affidamento del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti bandito dal Comune di Cologno Monzese, indirne una nuova, per un valore superiore, favorendo la vittoria della Sangalli. Il meccanismo era prossimo alla riuscita. Coinvolta, secondo quanto si è appreso, anche la San Germano srl di Pianezza (Torino).