I quattro minori, accusati di aver aggredito una 14enne a Finale Ligure, avrebbero inviato dei messaggi che proverebbero la continuità delle molestie. Il gip: “Giovani senza remore”. Il legale di uno di loro: “Nessuno l’ha costretta a far nulla”
Ci sarebbero non solo sms di scuse ma anche un messaggio che consentirebbe di provare la “continuità” nelle molestie alla ragazzina di 14 anni di Finale Ligure che venerdì 7 febbraio ha raccontato di essere stata portata di peso nel bagno della palestra della scuola dove quattro minorenni avrebbero tentato di abusare di lei. Nell'sms, inviato da due dei quattro ragazzi affidati in stato di arresto a una comunità di recupero per presunti abusi sessuali in concorso, si leggerebbe sostanzialmente: "Scusa abbiamo esagerato ma volevamo scherzare come le altre volte". Quindi, ci sarebbero state 'altre volte' così come affermato dalla giovane vittima che ha sempre sostenuto di essere stata infastidita varie volte. In un secondo messaggio inviato qualche giorno dagli stessi due ragazzi si dice invece che la ragazzina si sta 'inventando tutto'.
La vittima: “Molestata per un mese”- La ragazzina, nella testimonianza resa ai carabinieri al momento della denuncia, ha raccontato che "le molestie dei miei tre compagni erano quotidiane con palpeggiamenti continui a ogni cambio d'ora. Subisco molestie da un mese". E ancora: "Non ho mai parlato ai miei genitori perché mi vergognavo e avevo paura. Il rapporto con i ragazzi della scuola è diventato di paura. Spesso mi chiedono aiuto per lo studio e io mi sento costretta a esaudire le richieste perché temo ritorsioni. Ho paura che la situazione possa degenerare e che accadano cose ancora più gravi".
Il giudice: “Violenti e senza remore” - Il gip del Tribunale dei Minori Giuliana Tondina, nel provvedimento di custodia cautelare a carico dei quattro ragazzi, sottolinea che "la gravità e la reiterazione dei fatti denota un'indole particolarmente violenta e priva di remore a commettere gesti spropositati nei confronti di una compagna di scuola, e la carenza di capacità o la volontà di contenere i propri impulsi vuoi sessuali, vuoi di sopraffazione nei confronti di soggetti più deboli" e porta a ritenere che "sussistano per tutti e quattro gli indagati gravi esigenze cautelari" ma "si ritiene sufficiente la misura di collocamento in comunità". Per il gip solo tre indagati su quattro avevano preso di mira da tempo la studentessa poi sottoposta a abusi nella palestra dell'istituto di Finale Ligure. Infatti solo tre su quattro sono accusati dalla ragazzina di averla "assoggettata nell'ultimo mese, contro la sua volontà e senza riuscire a difendersi, a palpeggiamenti e toccamenti in un crescendo - si legge nell'ordinanza - di frequenza e intensità intrusiva". Il quarto ragazzino invece si è "associato al gruppo proprio nell'episodio finale e più grave", cosa questa che fa ritenere "sussistenti anche per lui le gravi esigenze cautelari valutate per gli altri tre coindagati”.
Il legale di uno dei ragazzi: “Non è stata costretta” - Il difensore di uno dei ragazzi, l’avvocato Alfonso Ferrara, ha detto che il minore è sinceramente provato: è un ragazzino senza malizie per la sua età e non si rende bene conto di quel che sta succedendo. Ma di una cosa è sicuro: l'episodio della palestra non è andato come dice quella ragazza". E ha aggiunto: "Il ragazzo mi ha ripetuto che nessuno ha costretto quella ragazza a entrare negli spogliatoi e che soprattutto che lui non l'ha costretta a fare alcunché".
La vittima: “Molestata per un mese”- La ragazzina, nella testimonianza resa ai carabinieri al momento della denuncia, ha raccontato che "le molestie dei miei tre compagni erano quotidiane con palpeggiamenti continui a ogni cambio d'ora. Subisco molestie da un mese". E ancora: "Non ho mai parlato ai miei genitori perché mi vergognavo e avevo paura. Il rapporto con i ragazzi della scuola è diventato di paura. Spesso mi chiedono aiuto per lo studio e io mi sento costretta a esaudire le richieste perché temo ritorsioni. Ho paura che la situazione possa degenerare e che accadano cose ancora più gravi".
Il giudice: “Violenti e senza remore” - Il gip del Tribunale dei Minori Giuliana Tondina, nel provvedimento di custodia cautelare a carico dei quattro ragazzi, sottolinea che "la gravità e la reiterazione dei fatti denota un'indole particolarmente violenta e priva di remore a commettere gesti spropositati nei confronti di una compagna di scuola, e la carenza di capacità o la volontà di contenere i propri impulsi vuoi sessuali, vuoi di sopraffazione nei confronti di soggetti più deboli" e porta a ritenere che "sussistano per tutti e quattro gli indagati gravi esigenze cautelari" ma "si ritiene sufficiente la misura di collocamento in comunità". Per il gip solo tre indagati su quattro avevano preso di mira da tempo la studentessa poi sottoposta a abusi nella palestra dell'istituto di Finale Ligure. Infatti solo tre su quattro sono accusati dalla ragazzina di averla "assoggettata nell'ultimo mese, contro la sua volontà e senza riuscire a difendersi, a palpeggiamenti e toccamenti in un crescendo - si legge nell'ordinanza - di frequenza e intensità intrusiva". Il quarto ragazzino invece si è "associato al gruppo proprio nell'episodio finale e più grave", cosa questa che fa ritenere "sussistenti anche per lui le gravi esigenze cautelari valutate per gli altri tre coindagati”.
Il legale di uno dei ragazzi: “Non è stata costretta” - Il difensore di uno dei ragazzi, l’avvocato Alfonso Ferrara, ha detto che il minore è sinceramente provato: è un ragazzino senza malizie per la sua età e non si rende bene conto di quel che sta succedendo. Ma di una cosa è sicuro: l'episodio della palestra non è andato come dice quella ragazza". E ha aggiunto: "Il ragazzo mi ha ripetuto che nessuno ha costretto quella ragazza a entrare negli spogliatoi e che soprattutto che lui non l'ha costretta a fare alcunché".