Il sisma di magnitudo 4.9 è stato registrato alle 18.08. L'epicentro fra le province di Benevento e Caserta a 10.5 km di profondità. Paura e gente in strada in diverse città. De Magistris: "A Napoli nessun danno". Verifiche della Protezione Civile
Tanta paura, gente in strada e qualche danno soprattutto ad alcune chiese del Casertano. Alle 18.08 la terra ha tremato tra le province di Caserta e Benevento, nella zona a ridosso del Matese, seminando il panico però anche in pieno centro a Napoli dove il terremoto si è avvertito distintamente essendo stato un evento superficiale, a 10,5 chilometri di profondità. Il sisma ha avuto una magnitudo di 4.9, come ha reso noto l'Istituto nazionale di geofisica e Vulcanologia anche su Twitter, ed è stato preceduto poco prima da un'altra scossa di magnitudo 2.7.
#terremoto Ml:4.9 2013-12-29 17:08:43 UTC Lat=41.37 Lon=14.45 Prof=10.5Km Prov=CASERTA,BENEVENTO
I comuni più vicini all'epicentro, come ha confermato anche la Protezione civile, sono stati Castello del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico in provincia di Caserta e Cusano Mutri in quella di Benevento. Il presidente del Consiglio Letta ha seguito l'evolversi della situazione attraverso il Dipartimento della Protezione civile.
La scossa è stata talmente forte da essere avvertita anche a Roma, dove sono state diverse le segnalazioni al 113, e in Ciociaria.
Lievi i danni - Verifiche e sopralluoghi attivati subito dopo il sisma hanno consentito di accertare che i danni sono stati abbastanza limitati, in particolare concentrati in alcune chiese di Piedimonte Matese (dove si è registrata anche la caduta di alcuni cornicioni), Alife e San Gregorio Matese. A Maddaloni, sempre nel Casertano, un uomo in preda al panico è saltato dal piano rialzato di un'abitazione provocandosi, per fortuna, ferite giudicate non gravi. Telefoni in tilt, per diverse ore, nel Beneventano e nel Napoletano con comunicazioni diventate impossibili.
A Napoli e in Campania gente in strada - Il sisma è stato avvertito con intensità soprattutto ai piani alti delle abitazioni in diversi quartieri di Napoli (VIDEO). Nei quartieri spagnoli molta gente ha lasciato le abitazioni con plaid e altre masserizie eventualmente utili per trascorrere la notte fuori casa, ma poiché la scossa per ora è rimasta episodica, lentamente è rientrata negli appartamenti. Il sindaco Luigi De Magistris ha rassicurato a Sky TG24: "Finora non si registrano danni a persone e a cose".
A Benevento è stata attivata immediatamente l'unità di crisi della prefettura.
Paura anche nel Casertano e nel Salernitano, con i muri e i lampadari che hanno ballato riportando la memoria indietro a quel 23 novembre del 1980, quando una scossa di magnitudo 6.9 in Irpinia provocò 2.914 morti e 8.848 feriti, oltre a circa 280.000 sfollati.
Presi d'assalto dalle chiamate i centralini dei Vigili del Fuoco. "Riscontriamo solo lesioni in alcuni fabbricati" ha detto a Sky TG24 il sindaco di Piedimonte Matese (VIDEO).
Già la notte tra sabato 28 e domenica 29 dicembre, dopo le 2, l'Istituto di geofisica e Vulcanologia aveva localizzato un movimento tellurico magnitudo 2.6 e 2.4 al confine tra Irpinia e Sannio.
Paura anche in Molise - La gente si è riversata in strada anche in varie località del Molise, tra cui anche Campobasso e Isernia.
Il terremoto è stato avvertito nettamente ai confini con l'Abruzzo e in particolar modo a Bojano vicino ai Monti del Matese. La scorsa settima in Molise si erano avvertite altre 5 scosse con epicentro nei comuni del sisma del 2002, quella più forte si era verificata nel primo pomeriggio del 20 dicembre con intesità di 3,8.
Ingv: sequenza sismica in corso nel Matese - La sequenza sismica fra le province di Caserta e Bevenento, con epicentro nell'area del Matese è ancora in corso, ha spiegato Alberto Michelini, direttore del Centro Nazionale Terremoti dell'Ingv. Dopo la prima scossa delle 18.08 di magnitudo 4.9 si sono verificate almeno altre quattro scosse di minore intensità, di magnitudo compresa fra 2.3 e 2.8. Il sisma si è verificato in un'area, ha proseguito Michelini, dove negli ultimi decenni c'è stata una sismicità ridotta.
#terremoto Ml:4.9 2013-12-29 17:08:43 UTC Lat=41.37 Lon=14.45 Prof=10.5Km Prov=CASERTA,BENEVENTO
— INGVterremoti (@INGVterremoti) 29 Dicembre 2013
I comuni più vicini all'epicentro, come ha confermato anche la Protezione civile, sono stati Castello del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico in provincia di Caserta e Cusano Mutri in quella di Benevento. Il presidente del Consiglio Letta ha seguito l'evolversi della situazione attraverso il Dipartimento della Protezione civile.
La scossa è stata talmente forte da essere avvertita anche a Roma, dove sono state diverse le segnalazioni al 113, e in Ciociaria.
Lievi i danni - Verifiche e sopralluoghi attivati subito dopo il sisma hanno consentito di accertare che i danni sono stati abbastanza limitati, in particolare concentrati in alcune chiese di Piedimonte Matese (dove si è registrata anche la caduta di alcuni cornicioni), Alife e San Gregorio Matese. A Maddaloni, sempre nel Casertano, un uomo in preda al panico è saltato dal piano rialzato di un'abitazione provocandosi, per fortuna, ferite giudicate non gravi. Telefoni in tilt, per diverse ore, nel Beneventano e nel Napoletano con comunicazioni diventate impossibili.
A Napoli e in Campania gente in strada - Il sisma è stato avvertito con intensità soprattutto ai piani alti delle abitazioni in diversi quartieri di Napoli (VIDEO). Nei quartieri spagnoli molta gente ha lasciato le abitazioni con plaid e altre masserizie eventualmente utili per trascorrere la notte fuori casa, ma poiché la scossa per ora è rimasta episodica, lentamente è rientrata negli appartamenti. Il sindaco Luigi De Magistris ha rassicurato a Sky TG24: "Finora non si registrano danni a persone e a cose".
A Benevento è stata attivata immediatamente l'unità di crisi della prefettura.
Paura anche nel Casertano e nel Salernitano, con i muri e i lampadari che hanno ballato riportando la memoria indietro a quel 23 novembre del 1980, quando una scossa di magnitudo 6.9 in Irpinia provocò 2.914 morti e 8.848 feriti, oltre a circa 280.000 sfollati.
Presi d'assalto dalle chiamate i centralini dei Vigili del Fuoco. "Riscontriamo solo lesioni in alcuni fabbricati" ha detto a Sky TG24 il sindaco di Piedimonte Matese (VIDEO).
Già la notte tra sabato 28 e domenica 29 dicembre, dopo le 2, l'Istituto di geofisica e Vulcanologia aveva localizzato un movimento tellurico magnitudo 2.6 e 2.4 al confine tra Irpinia e Sannio.
Paura anche in Molise - La gente si è riversata in strada anche in varie località del Molise, tra cui anche Campobasso e Isernia.
Il terremoto è stato avvertito nettamente ai confini con l'Abruzzo e in particolar modo a Bojano vicino ai Monti del Matese. La scorsa settima in Molise si erano avvertite altre 5 scosse con epicentro nei comuni del sisma del 2002, quella più forte si era verificata nel primo pomeriggio del 20 dicembre con intesità di 3,8.
Ingv: sequenza sismica in corso nel Matese - La sequenza sismica fra le province di Caserta e Bevenento, con epicentro nell'area del Matese è ancora in corso, ha spiegato Alberto Michelini, direttore del Centro Nazionale Terremoti dell'Ingv. Dopo la prima scossa delle 18.08 di magnitudo 4.9 si sono verificate almeno altre quattro scosse di minore intensità, di magnitudo compresa fra 2.3 e 2.8. Il sisma si è verificato in un'area, ha proseguito Michelini, dove negli ultimi decenni c'è stata una sismicità ridotta.