Il Comando Stazione Forestale di Venafro ha filmato un uomo che lancia un oggetto in fiamme dalla sua automobile. Si tratta di un ausiliario dei Vigili del Fuoco, che ora si trova agli arresti domiciliari. Rischia una pena fin a 10 anni. LE IMMAGINI
Telecamere nascoste, per inchiodare il piromane - un ausiliario dei vigili del fuoco di Isernia - nell'ambito di un'attività di prevenzione che la Forestale locale ha avviato nei mesi scorsi su un 'sorvegliato speciale', Monte Stingone: le indagini tra il 2004 e il 2012 avevano dato sempre la conferma del dolo, per questo l'area era tenuta sotto controllo con le telecamere.
Il piromane è agli arresti domiciliari su disposizione del Gip: il filmato lo immortala mentre lancia dal finestrino della sua auto un ordigno incendiario in una zona cespugliata tra Venafro e Pozzilli, dopo essersi accostato al guard-rail. 'Flash Fire' è il nome dell'operazione, coordinata dal Procuratore della repubblica di Isernia Paolo Albano. Il presunto incendiario rischia una pena dai quattro ai dieci anni di reclusione. "L'auto, l'orologio al polso e la canotta indossata ci hanno consentito di stabilire che si trattava di un 50enne di Pozzilli - ha detto in conferenza stampa il comandante provinciale della Forestale di Isernia, Luciano Sammarone, affiancato dal generale del Corpo, Rosa Patrone, e dallo stesso Albano -. Monte Stingone era un 'sorvegliato speciale', con telecamere piazzate nei punti sensibili e di facile accesso. Proprio una di queste, il primo agosto, ha filmato un uomo - identificato e posto ai domiciliari - che dal finestrino dalla sua auto ha lanciato una pietra avvolta da carta e nastro adesivo per innescare il rogo".
"Gli incendi sono attentati al nostro patrimonio", ha detto il Procuratore a margine della conferenza stampa. Albano ha definito le immagini di Monte Stingone 'sconvolgenti'. "Per la prima volta - ha evidenziato - siamo riusciti a filmare un piromane". Il Procuratore ha voluto che il filmato fosse diffuso "perché accanto a una negatività (il piromane), c'è una positività. Mi riferisco al momento successivo all'innesco dell'incendio, quando da quelle parti passa un'auto che si ferma e gli occupanti scendono per spegnere le fiamme. E' un messaggio positivo che va veicolato".
Nel frattempo, sei ettari di bosco di pino marittimo sono bruciati nell'incendio che si è sviluppato la notte scorsa sopra Bonassola, nelle Cinque Terre. Secondo dati della Regione Liguria, il fronte di fuoco sul quale hanno lavorato fino a poco fa due Canadair e due elicotteri regionali era lungo oltre cinquecento metri. Dopo l'intervento di Vigili del fuoco, Forestale e volontari, l'incendio è in fase di bonifica nei luoghi più inaccessibili con l'intervento di un elicottero della Regione Liguria.
Il piromane è agli arresti domiciliari su disposizione del Gip: il filmato lo immortala mentre lancia dal finestrino della sua auto un ordigno incendiario in una zona cespugliata tra Venafro e Pozzilli, dopo essersi accostato al guard-rail. 'Flash Fire' è il nome dell'operazione, coordinata dal Procuratore della repubblica di Isernia Paolo Albano. Il presunto incendiario rischia una pena dai quattro ai dieci anni di reclusione. "L'auto, l'orologio al polso e la canotta indossata ci hanno consentito di stabilire che si trattava di un 50enne di Pozzilli - ha detto in conferenza stampa il comandante provinciale della Forestale di Isernia, Luciano Sammarone, affiancato dal generale del Corpo, Rosa Patrone, e dallo stesso Albano -. Monte Stingone era un 'sorvegliato speciale', con telecamere piazzate nei punti sensibili e di facile accesso. Proprio una di queste, il primo agosto, ha filmato un uomo - identificato e posto ai domiciliari - che dal finestrino dalla sua auto ha lanciato una pietra avvolta da carta e nastro adesivo per innescare il rogo".
"Gli incendi sono attentati al nostro patrimonio", ha detto il Procuratore a margine della conferenza stampa. Albano ha definito le immagini di Monte Stingone 'sconvolgenti'. "Per la prima volta - ha evidenziato - siamo riusciti a filmare un piromane". Il Procuratore ha voluto che il filmato fosse diffuso "perché accanto a una negatività (il piromane), c'è una positività. Mi riferisco al momento successivo all'innesco dell'incendio, quando da quelle parti passa un'auto che si ferma e gli occupanti scendono per spegnere le fiamme. E' un messaggio positivo che va veicolato".
Nel frattempo, sei ettari di bosco di pino marittimo sono bruciati nell'incendio che si è sviluppato la notte scorsa sopra Bonassola, nelle Cinque Terre. Secondo dati della Regione Liguria, il fronte di fuoco sul quale hanno lavorato fino a poco fa due Canadair e due elicotteri regionali era lungo oltre cinquecento metri. Dopo l'intervento di Vigili del fuoco, Forestale e volontari, l'incendio è in fase di bonifica nei luoghi più inaccessibili con l'intervento di un elicottero della Regione Liguria.