Lutto nel mondo della Chiesa. Il porporato emiliano è scomparso nella notte tra sabato 27 e domenica 28 luglio all'Opera Santa Teresa, dove alloggiava da molti anni. Il 20 luglio aveva compiuto 99 anni
Il cardinale Ersilio Tonini è morto nella notte tra sabato 27 e domenica 28 luglio, verso le 2, all'Opera Santa Teresa di Ravenna, dove alloggiava da molti anni. Il 20 luglio aveva compiuto 99 anni. I funerali, come annunciato da una nota in cui anche il Papa ricorda "l'amato cardinale", si svolgeranno nella Cattedrale di Ravenna martedì 30 luglio. La sepoltura avverrà nel Cimitero Monumentale di Ravenna in una cappella predisposta per gli Arcivescovi della Diocesi.
A 11 anni l'ingresso in seminario - Quella di Ersilio Tonini, nominato cardinale nel novembre '94 da Giovanni Paolo II e dall'aprile 2010 il porporato più anziano, è stata una delle voci della Chiesa più familiari agli italiani. Un "Comunicatore di Dio", come lo ha definito Paola Severini in un libro-intervista edito da San Paolo e dedicato alla figura del porporato emiliano. Tonini nasce il 20 luglio 1914 a Quattro Cascine di Centovera, nel comune di San Giorgio Piacentino, terzo di cinque figli, in una famiglia di salariati agricoli. Ad appena 8 anni si sente attratto dalla vita sacerdotale, ed è incoraggiato dalla mamma che gli dice: "Preparati, perché il Signore ha bisogno di te". A 11 anni entra dunque in seminario, e il 18 aprile '37 viene ordinato sacerdote; dopo un'esperienza come vice direttore del seminario, nel '39 si trasferisce a Roma per frequentare l'universita' Lateranense.
La passione per il giornalismo - A Piacenza torna quattro anni dopo, docente di materie letterarie e assistente della Fuci, la Federazione degli universitari cattolici; nel '47 diventa direttore del settimanale diocesano Il Nuovo giornale, primo gradino verso un'attività nel mondo della comunicazione (dal 1979 è giornalista pubblicista) sempre più intensa e impegnativa. E' anche parroco, dal maggio '53, a Salsomaggiore (Parma), e nel '68 torna in seminario come rettore. Il 2 giugno '69 è nominato vescovo e gli viene affidata la diocesi marchigiana di Macerata-Recanati, che regge per sette anni. Qui, destando una certa sensazione, applica la riforma agraria, cedendo ai contadini i terreni della diocesi. Nel dicembre '75, poi, Paolo VI lo chiama alla cattedra di Sant'Apollinare, nella diocesi di Ravenna-Cervia.
L'impegno per gli ultimi - Nella città romagnola Tonini prende alloggio in una stanza all'Istituto Piccola Famiglia di Santa Teresa del Bambin Gesù, che assiste persone disabili e con disagi e ospita anche anziani sacerdoti. A Ravenna Tonini lega il proprio nome alla riapertura del seminario, alla creazione del Ceis per il recupero dei tossicodipendenti, alla nascita della cattolica Ravegnana Radio, all'organizzazione della visita di Giovanni Paolo II nel 1986, alla campagna per la raccolta di fondi per gli indios brasiliani. Per dieci mesi, tra ottobre '78 e giugno '79, è anche amministratore apostolico della sede vacante di Rimini.
La "fama mediatica" - Subito dopo aver lasciato la guida della Diocesi ravennate, di cui diventa Arcivescovo emerito, a fine '90, viene chiamato da papa Wojtyla a predicare gli esercizi spirituali alla Curia romana. Poi, libero da impegni pastorali diocesani, diventa sempre più 'il sacerdote' degli italiani. Si moltiplicano i suoi interventi su quotidiani e riviste (già nel '78 Tonini fu nominato presidente del Cda di Avvenire su richiesta di Paolo VI), le sue presenze alla tv (partecipa alle trasmissioni tv di Enzo Biagi I dieci Comandamenti, che lo rendono noto anche sul piccolo schermo), i dibattiti e gli incontri, soprattutto con i giovani, che Tonini avvicina anche in luoghi - come le discoteche - fino ad allora inconsueti. Nel Concistoro del 26 novembre '94 viene nominato cardinale, con altri 29 prelati.
Il cardinale più anziano - Dopo il raggiungimento della "fama mediatica", il cardinale fa parte di diverse commissioni ministeriali incaricate di studiare la riforma scolastica, il codice deontologico del personale della scuola e le linee di comportamento nella clonazione terapeutica. Anche l'enciclopedia Treccani apre i suoi volumi all'arcivescovo, dedicandogli una voce. In occasione del Capodanno 2004, anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo nomina Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. "Vedo in questa decisione - commenta il cardinale - un segno importante del riconoscimento del valore dell'azione della Chiesa". Poi, in occasione dei suoi 90 anni, la Chiesa di Ravenna lo festeggia in un Duomo gremito. Nell'occasione Giovanni Paolo II invia un messaggio al 'venerato fratello' sottolineando "l'intrepido zelo" del suo impegno apostolico "nell'ambito sia della predicazione che della comunicazione sociale".
Dal 30 aprile 2010, giorno della morte del bavarese Paul Augustin Mayer, Tonini era il più anziano cardinale vivente. A fine febbraio scorso era stato colpito da un lutto in famiglia, la morte della sorella Bianca, 93 anni. "I miei 99 anni? Non ci penso, quelli che il Signore manda, li prendiamo", ha detto il cardinale con la consueta saggezza e semplicita' pochi giorni fa, in occasione del 99/o compleanno.
A 11 anni l'ingresso in seminario - Quella di Ersilio Tonini, nominato cardinale nel novembre '94 da Giovanni Paolo II e dall'aprile 2010 il porporato più anziano, è stata una delle voci della Chiesa più familiari agli italiani. Un "Comunicatore di Dio", come lo ha definito Paola Severini in un libro-intervista edito da San Paolo e dedicato alla figura del porporato emiliano. Tonini nasce il 20 luglio 1914 a Quattro Cascine di Centovera, nel comune di San Giorgio Piacentino, terzo di cinque figli, in una famiglia di salariati agricoli. Ad appena 8 anni si sente attratto dalla vita sacerdotale, ed è incoraggiato dalla mamma che gli dice: "Preparati, perché il Signore ha bisogno di te". A 11 anni entra dunque in seminario, e il 18 aprile '37 viene ordinato sacerdote; dopo un'esperienza come vice direttore del seminario, nel '39 si trasferisce a Roma per frequentare l'universita' Lateranense.
La passione per il giornalismo - A Piacenza torna quattro anni dopo, docente di materie letterarie e assistente della Fuci, la Federazione degli universitari cattolici; nel '47 diventa direttore del settimanale diocesano Il Nuovo giornale, primo gradino verso un'attività nel mondo della comunicazione (dal 1979 è giornalista pubblicista) sempre più intensa e impegnativa. E' anche parroco, dal maggio '53, a Salsomaggiore (Parma), e nel '68 torna in seminario come rettore. Il 2 giugno '69 è nominato vescovo e gli viene affidata la diocesi marchigiana di Macerata-Recanati, che regge per sette anni. Qui, destando una certa sensazione, applica la riforma agraria, cedendo ai contadini i terreni della diocesi. Nel dicembre '75, poi, Paolo VI lo chiama alla cattedra di Sant'Apollinare, nella diocesi di Ravenna-Cervia.
L'impegno per gli ultimi - Nella città romagnola Tonini prende alloggio in una stanza all'Istituto Piccola Famiglia di Santa Teresa del Bambin Gesù, che assiste persone disabili e con disagi e ospita anche anziani sacerdoti. A Ravenna Tonini lega il proprio nome alla riapertura del seminario, alla creazione del Ceis per il recupero dei tossicodipendenti, alla nascita della cattolica Ravegnana Radio, all'organizzazione della visita di Giovanni Paolo II nel 1986, alla campagna per la raccolta di fondi per gli indios brasiliani. Per dieci mesi, tra ottobre '78 e giugno '79, è anche amministratore apostolico della sede vacante di Rimini.
La "fama mediatica" - Subito dopo aver lasciato la guida della Diocesi ravennate, di cui diventa Arcivescovo emerito, a fine '90, viene chiamato da papa Wojtyla a predicare gli esercizi spirituali alla Curia romana. Poi, libero da impegni pastorali diocesani, diventa sempre più 'il sacerdote' degli italiani. Si moltiplicano i suoi interventi su quotidiani e riviste (già nel '78 Tonini fu nominato presidente del Cda di Avvenire su richiesta di Paolo VI), le sue presenze alla tv (partecipa alle trasmissioni tv di Enzo Biagi I dieci Comandamenti, che lo rendono noto anche sul piccolo schermo), i dibattiti e gli incontri, soprattutto con i giovani, che Tonini avvicina anche in luoghi - come le discoteche - fino ad allora inconsueti. Nel Concistoro del 26 novembre '94 viene nominato cardinale, con altri 29 prelati.
Il cardinale più anziano - Dopo il raggiungimento della "fama mediatica", il cardinale fa parte di diverse commissioni ministeriali incaricate di studiare la riforma scolastica, il codice deontologico del personale della scuola e le linee di comportamento nella clonazione terapeutica. Anche l'enciclopedia Treccani apre i suoi volumi all'arcivescovo, dedicandogli una voce. In occasione del Capodanno 2004, anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo nomina Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. "Vedo in questa decisione - commenta il cardinale - un segno importante del riconoscimento del valore dell'azione della Chiesa". Poi, in occasione dei suoi 90 anni, la Chiesa di Ravenna lo festeggia in un Duomo gremito. Nell'occasione Giovanni Paolo II invia un messaggio al 'venerato fratello' sottolineando "l'intrepido zelo" del suo impegno apostolico "nell'ambito sia della predicazione che della comunicazione sociale".
Dal 30 aprile 2010, giorno della morte del bavarese Paul Augustin Mayer, Tonini era il più anziano cardinale vivente. A fine febbraio scorso era stato colpito da un lutto in famiglia, la morte della sorella Bianca, 93 anni. "I miei 99 anni? Non ci penso, quelli che il Signore manda, li prendiamo", ha detto il cardinale con la consueta saggezza e semplicita' pochi giorni fa, in occasione del 99/o compleanno.