Strage di Viareggio, 33 rinviati a giudizio. Anche Moretti

Cronaca

Il gup di Lucca ha accolto le richieste della Procura: tutti imputati. Tra loro c'è anche l'amministratore delegato di Fs. Il processo sull'incidente ferroviario in cui morirono 32 persone si aprirà il 13 novembre

A distanza di quattro anni e venti giorni dalla strage di Viareggio, 33 persone sono state rinviate a giudizio. Tra loro l'amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti. Il gup di Lucca, Alessandro dal Torrione, ha letto il dispositivo dopo un'ora di camera di consiglio. I familiari delle 32 vittime lo hanno ascoltato in silenzio. "Un bel sospiro di sollievo, si comincia a fare giustizia", ha commentato Daniela Rombi, madre di una delle vittime della strage e presidente dell'associazione "Il Mondo che vorrei".

Chi sono gli imputati - Il processo si aprirà il 13 novembre, a Lucca, davanti ai giudici che ora fanno parte della della sezione distaccata di Viareggio. Gli imputati sono vertici e funzionari delle società del gruppo Fs, della multinazionale proprietaria del convoglio che deragliò, la Gatx, dell'officina tedesca che lo aveva revisionato, la Jungenthal, e della ditta italiana che lo montò, la Cima. Fra i reati, il disastro ferroviario colposo, l'incendio colposo, l'omicidio colposo plurimo e le lesioni colpose plurime. Ad alcuni imputati sono contestate anche violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

Le reazioni degli imputati - Moretti ha preferito non commentare la decisione del gup: "Non ho niente da dire". Anche alla luce del decreto Fare, hanno spiegato i difensori, "formalmente" il rinvio a giudizio non ha ripercussioni sugli incarichi dei dirigenti, visto che i reati sono di carattere colposo. Il tema potrebbe riemergere il 25 luglio, quando all'assemblea di Fs verrà trattato il rinnovo dei vertici del gruppo. Le accuse vertono principalmente sulle responsabilità di chi non si accorse che l'asse di quel carro ferroviario era fratturato e di chi non adottò le misure necessarie a evitare che la cisterna si squarciasse. Il processo sarà soprattutto una battaglia di perizie. Le parti civili sono un centinaio: fra loro ancora non c'è lo Stato, che ha tempo fino alla prima udienza del processo e che è in trattativa con le assicurazioni di Gatx e Fs per un accordo sull'eventuale risarcimento. Vista la mole di avvocati e parti civili, sede dell'udienza preliminare è stata il polo fieristico di Lucca.

La soddisfazione dei familiari delle vittime - I familiari delle vittime sono arrivati in corteo, con le foto dei loro cari. Nelle loro parole emerge la rabbia: "Ora che sono stati rinviati a giudizio, Moretti e gli altri dd delle società Fs cosa aspettano a dimettersi?". Il procuratore di Lucca Aldo Cicala non ha nascosto la soddisfazione: "Siamo contenti. E' stato dimostrato che l'impostazione accusatoria al momento ha retto". Intanto, le difese si preparano alla battaglia. "Confido che il processo potrà diradare i dubbi, quelli che hanno fatto prevalere la scelta dibattimentale - ha commentato l'avvocato Armando D'Apote, difensore di Moretti - L'accusa si basa anche su una serie di questioni tecniche che, nel dubbio, il gup ha ritenuto opportuno vengano chiarite in dibattimento. Noi dubbi non ne abbiamo".

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