Karima El Mahroug in tribunale (FOTO): "Ad Arcore ricordo la Minetti vestita da suora sexy" (AUDIO). E sul Cavaliere racconta: "Mi diede una busta con 2-3 mila euro" (AUDIO). L'ex premier sentito in Procura a Bari come indagato
A Milano è stato il giorno di Ruby (FOTO). Karima El Mahroug ha testimoniato in qualità di persona offesa del reato di induzione e favoreggiamento della prostituzione minorile nel processo a carico di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, parallelo a quello che vede imputato Silvio Berlusconi e per il quale l'accusa ha chiesto 6 anni. La ragazza, sentita per tutto il giorno dalla presidente dalla presidente del collegio Anna Maria Gatto e dal pm Antonio Sangermano, dovrà tornare in aula venerdì 24 maggio per concludere la propria deposizione. Intanto il Cavaliere è stato sentito in Procura a Bari, nell'ambito dell'inchiesta in cui è indagato perché avrebbe indotto Gianpaolo Tarantini a mentire con i magistrati circa le escort che portava nelle sue residenze. Ma la figlia Marina lo difende con una lettera a Repubblica: "Solo fango e calunnie".
"Berlusconi mi diede busta con 2-3 mila euro" - Nel corso della sua deposizione, Ruby ha ricostruito cosa è accaduto al termine della prima serata in cui si recò a Villa San Martino la prima volta, il 14 febbraio 2010: "Fui sorpresa di trovarmi lì". "Silvio Berlusconi mi diede una busta con 2/3mila euro" (AUDIO). Durante quella festa raccontò "una storia inventata", e cioè di essere figlia di una cantante brasiliana-egiziana e di essere "parente" di Mubarak (AUDIO). Poi, rispondendo a una domanda dei giudici, ha detto: "Le ragazze si avvicinavano in modo sensuale (a Berlusconi, ndr) mentre facevano i loro balletti, ma non ho mai visto contatti fisici".
Nella deposizione in aula, la ragazza ha inoltre raccontato di essersi fermata a dormire ad Arcore - in una stanza da sola al primo piano - la seconda serata in cui fu invitata nella villa di Berlusconi, il weekeend dopo il 14 febbraio 2010.
"A Mora dissi di avere 19 o 20 anni" - "Conoscevo dalla Sicilia l'agenzia di Lele Mora, che era molto famosa, e volevo incontrare il proprietario perché la mia speranza era quella di lavorare nel mondo dello spettacolo e della moda", ha detto ancora Karima spiegando i suoi rapporti con l'agente dei vip. "Mi hanno chiesto delle foto e ho dato quelle del mio profilo Facebook - ha aggiunto - e i documenti, che ho detto di avere dimenticato. Come nome ho dato quello di Ruby, preso da una telenovela, e come cognome Eiek, che è quello di una cantante. Come età - ha concluso - ho detto di avere 19 o 20 anni" (AUDIO).
"Nei verbali le bugie che ho detto ai pm" - Nel corso di un passaggio della sua testimonianza Ruby ha poi parzialmente accusato il pm di Milano, paventando l'ipotesi che i magistrati l'abbiano interrogata più volte rispetto a quelle verbalizzate, ma poi, dopo l'intervento del giudice che le ha fatto notare che stava dicendo una cosa grave, la ragazza ha fatto 'marcia indietro'. "Non siamo in una trasmissione tv - ha spiegato con calma il giudice Annamaria Gatto - questo è un processo e dobbiamo accertare la verità". Così Ruby, che nella sua protesta davanti al tribunale aveva in sostanza affermato che i pm l'avrebbero costretta a mentire, davanti al giudice ha cambiato tono. "Io so che i ricordi sono una cosa e le sensazioni un'altra - ha spiegato - rileggendo i verbali mi sembra che mancavano delle cose". E poi ha aggiunto: "Oggi comunque sono qui per rettificare le bugie che ho detto in quei verbali". I legali di Minetti e Fede, in ogni caso, hanno negato il consenso all'acquisizione dei verbali da lei resi in fase di indagini: manca, dunque, totalmente agli atti del dibattimento, la versione secondo cui sarebbe stata indotta a prostituirsi con l'ex premier dai tre imputati, quando aveva 17 anni.
"Non ho avuto rapporti con Berlusconi" - Rispondendo poi a una domanda del pm Antonio Sangermano Ruby ha ribadito di non aver mai avuto rapporti sessuali con Berlusconi, aggiungendo inoltre che l'ex premier "sapeva che io avevo 23-24 anni". Il pubblico ministero le ha fatto però notare come il 27 settembre 2010, in un'intercettazione, abbia raccontato a Grazia Randazzo di aver "mentito ai pm raccontando che Berlusconi non sapeva che lei fosse minorenne". Alla domanda sul perché l'abbia fatto, Ruby risponde: "Per vantarmi". Stessa risposta fornita anche sui presunti versamenti ricevuti da Berlusconi: "Raccontai di cifre enormi, dai 3 ai 6 milioni, che Berlusconi mi avrebbe dato, per vantarmi".
Mora: "Nessuno sapeva fosse minorenne" - "Nessuno sapeva fosse minorenne, nemmeno io. Lei ha dichiarato che aveva 24 anni ed è esibito agli atti". Ha detto anche l'ex agente dei vip Lele Mora, imputato a Milano insieme ad Emilio Fede e Nicole Minetti nel processo. Mora, presente venerdì 17 maggio in Aula, ha negato inoltre di essere stato lui ad avvertire l'ex premier della minor età di Ruby, a differenza di quel che invece ha sostenuto Ilda Boccassini nella sua requisitoria nel dibattimento a carico del Cavaliere.
Berlusconi ascoltato a Bari come indagato - Intanto è alle battute finali l'inchiesta barese su Silvio Berlusconi e Valter Lavitola. Per questo il procuratore aggiunto, Pasquale Drago, ha deciso oggi di ascoltare, su sua richiesta, l'ex premier Silvio Berlusconi indagato assieme all'ex faccendiere napoletano ed ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola. I due sono accusati, in concorso, di aver indotto Gianpaolo Tarantini a mentire alla magistratura barese sulle escort che l'imprenditore ha portato tra il 2008 e il 2009 nelle residenze private dell'allora premier. In cambio Gianpi avrebbe avuto almeno 500.000 euro. Nell'indagine Lavitola era stato ascoltato nei mesi scorsi. L'interrogatorio si è svolto in una caserma dei carabinieri di Bari alla presenza del pm Drago. Berlusconi.
"Berlusconi mi diede busta con 2-3 mila euro" - Nel corso della sua deposizione, Ruby ha ricostruito cosa è accaduto al termine della prima serata in cui si recò a Villa San Martino la prima volta, il 14 febbraio 2010: "Fui sorpresa di trovarmi lì". "Silvio Berlusconi mi diede una busta con 2/3mila euro" (AUDIO). Durante quella festa raccontò "una storia inventata", e cioè di essere figlia di una cantante brasiliana-egiziana e di essere "parente" di Mubarak (AUDIO). Poi, rispondendo a una domanda dei giudici, ha detto: "Le ragazze si avvicinavano in modo sensuale (a Berlusconi, ndr) mentre facevano i loro balletti, ma non ho mai visto contatti fisici".
Nella deposizione in aula, la ragazza ha inoltre raccontato di essersi fermata a dormire ad Arcore - in una stanza da sola al primo piano - la seconda serata in cui fu invitata nella villa di Berlusconi, il weekeend dopo il 14 febbraio 2010.
"A Mora dissi di avere 19 o 20 anni" - "Conoscevo dalla Sicilia l'agenzia di Lele Mora, che era molto famosa, e volevo incontrare il proprietario perché la mia speranza era quella di lavorare nel mondo dello spettacolo e della moda", ha detto ancora Karima spiegando i suoi rapporti con l'agente dei vip. "Mi hanno chiesto delle foto e ho dato quelle del mio profilo Facebook - ha aggiunto - e i documenti, che ho detto di avere dimenticato. Come nome ho dato quello di Ruby, preso da una telenovela, e come cognome Eiek, che è quello di una cantante. Come età - ha concluso - ho detto di avere 19 o 20 anni" (AUDIO).
"Nei verbali le bugie che ho detto ai pm" - Nel corso di un passaggio della sua testimonianza Ruby ha poi parzialmente accusato il pm di Milano, paventando l'ipotesi che i magistrati l'abbiano interrogata più volte rispetto a quelle verbalizzate, ma poi, dopo l'intervento del giudice che le ha fatto notare che stava dicendo una cosa grave, la ragazza ha fatto 'marcia indietro'. "Non siamo in una trasmissione tv - ha spiegato con calma il giudice Annamaria Gatto - questo è un processo e dobbiamo accertare la verità". Così Ruby, che nella sua protesta davanti al tribunale aveva in sostanza affermato che i pm l'avrebbero costretta a mentire, davanti al giudice ha cambiato tono. "Io so che i ricordi sono una cosa e le sensazioni un'altra - ha spiegato - rileggendo i verbali mi sembra che mancavano delle cose". E poi ha aggiunto: "Oggi comunque sono qui per rettificare le bugie che ho detto in quei verbali". I legali di Minetti e Fede, in ogni caso, hanno negato il consenso all'acquisizione dei verbali da lei resi in fase di indagini: manca, dunque, totalmente agli atti del dibattimento, la versione secondo cui sarebbe stata indotta a prostituirsi con l'ex premier dai tre imputati, quando aveva 17 anni.
"Non ho avuto rapporti con Berlusconi" - Rispondendo poi a una domanda del pm Antonio Sangermano Ruby ha ribadito di non aver mai avuto rapporti sessuali con Berlusconi, aggiungendo inoltre che l'ex premier "sapeva che io avevo 23-24 anni". Il pubblico ministero le ha fatto però notare come il 27 settembre 2010, in un'intercettazione, abbia raccontato a Grazia Randazzo di aver "mentito ai pm raccontando che Berlusconi non sapeva che lei fosse minorenne". Alla domanda sul perché l'abbia fatto, Ruby risponde: "Per vantarmi". Stessa risposta fornita anche sui presunti versamenti ricevuti da Berlusconi: "Raccontai di cifre enormi, dai 3 ai 6 milioni, che Berlusconi mi avrebbe dato, per vantarmi".
Mora: "Nessuno sapeva fosse minorenne" - "Nessuno sapeva fosse minorenne, nemmeno io. Lei ha dichiarato che aveva 24 anni ed è esibito agli atti". Ha detto anche l'ex agente dei vip Lele Mora, imputato a Milano insieme ad Emilio Fede e Nicole Minetti nel processo. Mora, presente venerdì 17 maggio in Aula, ha negato inoltre di essere stato lui ad avvertire l'ex premier della minor età di Ruby, a differenza di quel che invece ha sostenuto Ilda Boccassini nella sua requisitoria nel dibattimento a carico del Cavaliere.
Berlusconi ascoltato a Bari come indagato - Intanto è alle battute finali l'inchiesta barese su Silvio Berlusconi e Valter Lavitola. Per questo il procuratore aggiunto, Pasquale Drago, ha deciso oggi di ascoltare, su sua richiesta, l'ex premier Silvio Berlusconi indagato assieme all'ex faccendiere napoletano ed ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola. I due sono accusati, in concorso, di aver indotto Gianpaolo Tarantini a mentire alla magistratura barese sulle escort che l'imprenditore ha portato tra il 2008 e il 2009 nelle residenze private dell'allora premier. In cambio Gianpi avrebbe avuto almeno 500.000 euro. Nell'indagine Lavitola era stato ascoltato nei mesi scorsi. L'interrogatorio si è svolto in una caserma dei carabinieri di Bari alla presenza del pm Drago. Berlusconi.