Eolie: aereo sparisce dai radar, probabile falso allarme

Cronaca

La guardia costiera ha dato via alle ricerche di un velivolo militare spagnolo, dopo che ne è stata segnalata la scomparsa. Ma le autorità areonautiche iberiche escludono situazioni di emergenza. La Capitaneria di porto: segnale partito forse per errore

L'allarme è giunto nella mattina di mercoledì 15 maggio: il sistema satellitare di un aereo di nazionalità spagnola ha lanciato l'Sos mentre si trovava al largo delle isole Eolie. Un segnale raccolto dalla centrale operativa di Roma delle Capitanerie di Porto che ha subito fatto scattare le procedure d'emergenza previste in questi casi. Motovedette e mezzi aerei della Guardia Costiera hanno cominciato a perlustrare l'area interessata, tra Lipari e le coste calabresi di Tropea, mntre un avviso veniva esteso anche alle navi in transito nella zona.  Ma le ricerche, andate avanti a scopo precauzionale fino a sera, non hanno dato alcun esito. Ed anche le autorità aeronautiche, sia italiane che iberiche, sottolineano di non avere ricevuto richieste di aiuto da parte di velivoli in navigazione. Smentita anche la "voce", circolata per alcune ore, circa la presenza in zona di un caccia militare spagnolo.

Ed allora, cosa ha provocato l'invio della richiesta d'emergenza? L'ipotesi prevalente è che possa essersi trattato di un falso allarme. "Questo tipo di segnale - spiegano dalla centrale operativa delle Capitanerie di porto - può scattare anche accidentalmente. E' un allarme montato su natanti o velivoli che segnala posizione e nazionalità, altro non possiamo sapere".

Ma le ricerche sono andate avanti egualmente perché, sempre in via ipotetica, poteva essere stato coinvolto un velivolo di piccole dimensioni da turismo o un ultraleggero, inabissatosi in mare nel giro di pochi secondi. "Abbiamo setacciato tutto il mar tirreno sud orientale - dice il tenente di vascello dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari Cosimo Bonaccorso - ma dell'aereo nessuna traccia. Neanche la presenza in mare di rottami o chiazze d'olio".

L'allarme è stato lanciato attraverso il Cospas-Sarsat, un sistema satellitare ideato e gestito da Canada, Francia, Usa e Russia mediante il quale è possibile localizzare, con una certa precisione e tempestività il vettore, sia esso terrestre, marittimo o aereo che, dotato di uno di questi trasmettitori, si trovi in situazione di pericolo e necessiti di soccorso. L'allarme viene captato da uno dei satelliti del sistema e inviato a terra: qui una rete di stazioni riceventi lo elabora fino ad ottenere l'indicazione delle coordinate del luogo d'invio del segnale.

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