Concordia, chiesto il rinvio a giudizio per Schettino

Cronaca
Francesco Schettino (Fotogramma)
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Per la procura di Grosseto, che ha avvisato le parti con una pagina su Facebook e un video su YouTube, il comandante ha avuto “smisurata responsabilità” nel naufragio della nave. La Costa ha chiesto di patteggiare per l'illecito amministrativo

La procura di Grosseto ha chiesto il rinvio a giudizio per Schettino mentre la Costa ha chiesto di patteggiare per l'illecito amministrativo. E per informare tutte le parti delle richieste fatte al giudice la procura ha deciso di pubblicare un video su YouTube di circa due minuti e mezzo.

La richiesta di rinvio a giudizio - La procura di Grosseto ha richiesto al gup Pietro Molino il rinvio a giudizio per il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, naufragio, abbandono di nave. Oltre a Schettino viene chiesto il processo, sotto vari profili di reato, per gli ufficiali in plancia Ciro Ambrosio e Silvia Coronica, per il timoniere Jacob Rusli Bin, per l'hotel director Manrico Giampedroni e per il capo dell'unità di crisi di Costa Crociere Roberto Ferrarini. Schettino deve anche rispondere dei reati di abbandono di persone incapaci e mancata collaborazione con l'autorità marittima.

Per la Procura "smisurata responsabilità di Schettino" - "Non può non sottolinearsi la smisurata responsabilità di Schettino e la impressionante serie di errori commessi in tutte le fasi della vicenda, a partire dalla manovra scellerata e fino alla criminale gestione dell'emergenza, conclusasi con l'abbandono della nave e delle persone, inermi e terrorizzate a bordo". È il commento del procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, dopo aver chiesto il processo per Schettino ed altri indagati. "A oggi non può che ripetersi come, pure all'esito di sofisticatissime indagini su tutti gli aspetti rilevanti, la causa determinante degli eventi di naufragio, morti e lesioni sia purtroppo riconducibile al fattore umano". "Accanto alle incredibili colpe del comandante - ha commentato ancora il procuratore Verusio - sono emerse anche quelle degli altri imputati". Tra questi, Verusio evidenzia "da un lato i marittimi in servizio di guardia in plancia al momento dell'impatto con il basso fondale de Le Scole, i quali non hanno compiuto quanto dovevano e potevano per impedire l'incidente". Dall'altro, "il direttore dei servizi alberghieri della Concordia e il responsabile a terra per le emergenze di Costa Crociere, i quali hanno offerto un loro non trascurabile contributo alle omissioni, alle negligenze e ai ritardi del comandante nella gestione dell'emergenza". "La procura di Grosseto - ha affermato ancora Verusio - seguirà la imminente fase processuale con lo stesso impegno dimostrato sino ad ora, perché si pervenga, in tempi ragionevoli, a sentenze giuste".

Le richieste di archiviazione - La procura di Grosseto ha chiesto inoltre l'archiviazione per cooperazione in omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime per Salvatore Ursino, Roberto Bosio e i dirigenti di terra della Costa spa, Manfred Ursprunger e Paolo Giacomo Parodi. Ursino viene archiviato anche per il reato di naufragio colposo. Per la contravvenzione di mancata collaborazione con le autorità marittime viene chiesta l'archiviazione dell'ufficiale di bordo Andrea Bongiovanni, del cartografo Simone Canessa, del vicepresidente di Costa Manfred Ursprunger. Per la contravvenzione di cooperazione in distruzione e deterioramento dell'habitat in sito protetto lo stesso comandante Francesco Schettino, gli ufficiali a bordo Ciro Ambrosio, Salvatore Ursino, Silvia Coronica e il timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin. Archiviata anche la posizione di Costa Crociere spa per l'illecito amministrativo dipendente dal reato di distruzione e deterioramento dell'habitat naturale in sito protetto. Chiesto anche di archiviare a Schettino l'accusa di distruzione dell'habitat naturale. Le parti offese hanno dieci giorni di tempo dal deposito alla cancelleria del gip per presentare opposizione alle richieste di archiviazione.

Costa ha chiesto il patteggiamento - La procura di Grosseto, inoltre, ha trasmesso la richiesta di patteggiamento fatta da Costa Crociere spa per illecito amministrativo dipendente dai reati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime, aggravati dalla violazione delle norme antinfortunistiche. Patteggiamento che può valere la sanzione pecuniaria di un milione di euro. Questa cifra, ha spiegato la procura di Grosseto, è "prossima ai massimi edittali, in considerazione delle dimensioni aziendali dell'ente e della gravità dei fatti". Quanto all'archiviazione per Costa spa riguardo all'illecito amministrativo dipendente dal reato di distruzione o deterioramento di habitat all'interno di un sito protetto, la procura ha trasmesso gli atti alla procura generale presso la Corte di Appello di Firenze.

Social network – Oltre al video su YouTube, è stata aperta una pagina Facebook per gli avvisi sul procedimento relativo all'inchiesta sulla Costa Concordia. È quanto ha fatto la magistratura di Grosseto che segue il caso del naufragio della nave da crociera. Nella pagina sono pubblicati online l'elenco completo delle persone offese - passeggeri, equipaggio oltre a enti e istituzioni -, e i link ai video su YouTube con gli annunci sulle richieste di archiviazione in cinque lingue.

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