E' passato il "lunedì bianco" senza creare eccessivi disagi. Il Viminale aveva vietato la circolazione dei mezzi pesanti in undici regioni. Nei prossimi giorni arriva però il rischio delle gelate. Le previsioni del tempo
Ampiamente annunciata, la grande nevicata ha colpito l'Italia dal Friuli Venezia Giulia alla Toscana, imbiancando città e paesi. Su Milano, Torino, Genova, Venezia, Padova, Bologna sono caduti tra i 10 e i 30 centimetri di neve, provocando ritardi nei voli, rallentamenti nei trasporti ferroviari e disagi soprattutto sulle strade secondarie. Gli avvisi meteo, gli inviti a circolare solo in caso di necessità lasciando in ogni caso a casa i mezzi privati e lo stop ai tir hanno però evitato il blocco alla circolazione.
L'allarme non è comunque rientrato: nelle prossime ore le nevicate si attenueranno sulle regioni settentrionali, dove però ora il pericolo è rappresentato dal ghiaccio, ma non su quelle centrali. E dalla notte il maltempo si sposterà a sud, portando temporali, anche molto intensi su Campania, Basilicata e Calabria, specie sui settori tirrenici, e nevicate sopra i 600-800 metri. Allerta anche a Venezia dove sono previsti 160 centimetri di acqua alta: un livello eccezionale che, se raggiunto, sarebbe la terza misura di sempre per la città lagunare dopo i 194 cn del 1966, che sconvolsero la città, e i 166 del dicembre 1979.
Big Snow ha raggiunto il nostro paese nel corso della notte, interessando prima le regioni nord occidentali e poi il nord-est e le zone appenniniche. Imbiancata buona parte della Lombardia del Piemonte e della Liguria, con una vera e propria bufera di neve che si è abbattuta su Genova. A Milano e Torino sono scattati immediatamente i piani antineve mentre in Trentino Alto Adige è stato disposto il blocco della circolazione per tutti i mezzi pesanti. Paura in Friuli dove diverse auto, alcune delle quali con bambini a bordo, sono rimaste bloccate lungo la strada che collega la stazione sciistica di Piancavallo con la pianura: nessuno si è fatto male ma le auto sono rimaste imprigionate da 30 cm di neve e ghiaccio. E a Venezia l'abbondante nevicata ha fatto saltare tutte le iniziative all'aperto previste per il Carnevale. Fiocchi bianchi anche sull'Emilia Romagna e sulla Toscana, in Umbria e nell'alto Lazio, in Abruzzo dove si sono raggiunti i -13 a Campo Imperatore, sul Gran Sasso.
Il traffico ferroviario non ha subito particolari disagi e, secondo le Ferrovie, ha circolato tra l'80 e il 95% dei treni previsti. In previsione delle diffuse gelate nelle ore notturne, inoltre, sono già state programmate un centinaio di corse con treni raschiaghiaccio e saranno trattati con un particolare liquido antigelo gli scambi. Pochi problemi anche sulle autostrade dove comunque si sono registrati accumuli "importanti": 50 cm sulla A26, 40 cm sulla A7 (40cm), 60 cm sulla A1 Bologna-Firenze, oltre a 25-30 cm in autostrada A6 e A1 tra Piacenza e Modena; 20 cm sulla A13 tra Monselice e Padova; 15 cm in area cittadina milanese e 10 cm sulle riviere liguri.
Evitati i disagi maggiori, non è mancata la polemica, sollevata dalle associazioni degli autotrasportatori che hanno criticato pesantemente la decisione del Viminale di bloccare il transito ai tir in 11 regioni. "L'ordinanza di blocco - dice Confindustria - rischia di danneggiare pesantemente le imprese e il nostro sistema produttivo, già in evidente difficoltà. La chiusura di importanti arterie viarie non può essere indiscriminata e preventiva ma va applicata solo nei casi di effettiva emergenza e gestita bene". "Se è vero che la prudenza è un pregio - aggiungono Confartigianato Trasporti, Fita/Cna e Fai - l'eccesso di prudenza è sicuramente negativo se non addirittura nefasto". A tutti risponde il Viminale ribadendo che gli autotrasportatori devono "attenersi scrupolosamente al contenuto delle ordinanze prefettizie, la cui inosservanza può mettere a serio repentaglio la sicurezza della circolazione" e ricordando che l'unico "codice nero" della giornata è stato provocato proprio da un mezzo pesante sulla A1.
L'allarme non è comunque rientrato: nelle prossime ore le nevicate si attenueranno sulle regioni settentrionali, dove però ora il pericolo è rappresentato dal ghiaccio, ma non su quelle centrali. E dalla notte il maltempo si sposterà a sud, portando temporali, anche molto intensi su Campania, Basilicata e Calabria, specie sui settori tirrenici, e nevicate sopra i 600-800 metri. Allerta anche a Venezia dove sono previsti 160 centimetri di acqua alta: un livello eccezionale che, se raggiunto, sarebbe la terza misura di sempre per la città lagunare dopo i 194 cn del 1966, che sconvolsero la città, e i 166 del dicembre 1979.
Big Snow ha raggiunto il nostro paese nel corso della notte, interessando prima le regioni nord occidentali e poi il nord-est e le zone appenniniche. Imbiancata buona parte della Lombardia del Piemonte e della Liguria, con una vera e propria bufera di neve che si è abbattuta su Genova. A Milano e Torino sono scattati immediatamente i piani antineve mentre in Trentino Alto Adige è stato disposto il blocco della circolazione per tutti i mezzi pesanti. Paura in Friuli dove diverse auto, alcune delle quali con bambini a bordo, sono rimaste bloccate lungo la strada che collega la stazione sciistica di Piancavallo con la pianura: nessuno si è fatto male ma le auto sono rimaste imprigionate da 30 cm di neve e ghiaccio. E a Venezia l'abbondante nevicata ha fatto saltare tutte le iniziative all'aperto previste per il Carnevale. Fiocchi bianchi anche sull'Emilia Romagna e sulla Toscana, in Umbria e nell'alto Lazio, in Abruzzo dove si sono raggiunti i -13 a Campo Imperatore, sul Gran Sasso.
Il traffico ferroviario non ha subito particolari disagi e, secondo le Ferrovie, ha circolato tra l'80 e il 95% dei treni previsti. In previsione delle diffuse gelate nelle ore notturne, inoltre, sono già state programmate un centinaio di corse con treni raschiaghiaccio e saranno trattati con un particolare liquido antigelo gli scambi. Pochi problemi anche sulle autostrade dove comunque si sono registrati accumuli "importanti": 50 cm sulla A26, 40 cm sulla A7 (40cm), 60 cm sulla A1 Bologna-Firenze, oltre a 25-30 cm in autostrada A6 e A1 tra Piacenza e Modena; 20 cm sulla A13 tra Monselice e Padova; 15 cm in area cittadina milanese e 10 cm sulle riviere liguri.
Evitati i disagi maggiori, non è mancata la polemica, sollevata dalle associazioni degli autotrasportatori che hanno criticato pesantemente la decisione del Viminale di bloccare il transito ai tir in 11 regioni. "L'ordinanza di blocco - dice Confindustria - rischia di danneggiare pesantemente le imprese e il nostro sistema produttivo, già in evidente difficoltà. La chiusura di importanti arterie viarie non può essere indiscriminata e preventiva ma va applicata solo nei casi di effettiva emergenza e gestita bene". "Se è vero che la prudenza è un pregio - aggiungono Confartigianato Trasporti, Fita/Cna e Fai - l'eccesso di prudenza è sicuramente negativo se non addirittura nefasto". A tutti risponde il Viminale ribadendo che gli autotrasportatori devono "attenersi scrupolosamente al contenuto delle ordinanze prefettizie, la cui inosservanza può mettere a serio repentaglio la sicurezza della circolazione" e ricordando che l'unico "codice nero" della giornata è stato provocato proprio da un mezzo pesante sulla A1.