Castel Volturno: madre e figlia scomparse, fermato il marito

Cronaca

Domenico Belmonte, 72 anni, è accusato di omicidio e soppressione di cadaveri. I corpi delle due donne sono stati ritrovati nella villa dove vive da solo. Il fratello di una delle vittime si era rivolto di recente a Chi l'ha visto

L’ ex direttore sanitario del carcere di Poggioreale Domenico Belmonte, 72 anni, è stato fermato a Caserta per omicidio e soppressione di cadaveri. Belmonte è il marito di Elisabetta Grande e il padre di Maria, le due donne scomparse nel nulla nel 2004, i cui resti sono stati trovati ieri 13 novembre dalla polizia nella villetta di Baia Domitia, sul litorale di Castel Volturno, nel casertano, dove Belmonte vive.

L'uomo era stato ascoltato lungamente ieri 13 novembre dai magistrati, insieme all'ex genero, anche lui indagato. Belmonte avrebbe riferito di non aver mai denunciato la scomparsa della moglie e della figlia per vergogna, ritenendo fossero andate via. Belmonte avrebbe anche detto che i rapporti con la moglie vivevano momenti di crisi, ma non tali da essere giunti ad un punto di rottura.

Il decreto di fermo è stato emesso dal sostituto Silvio Marco Guarriello ed è scattato all'alba solo per Belmonte. L'ex genero Salvatore di Maiolo rimane comunque indagato per gli stessi reati. La polizia ha trovato lo scheletro delle due donne in una intercapedine tra il solaio del piano terra e il cemento, aprendo una porticina. Sulle ossa, solo la biancheria intima e accanto la borsetta con i documenti delle due donne.

Le indagini della Polizia sulla scomparsa delle due donne sono scattate nello scorso mese di agosto. Ad occuparsene è stata, in particolare, l'unità "delitti insoluti", mentre a livello locale le attività  investigative sono state condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta.

Alla trasmissione "Chi l'ha visto?" si era rivolto nelle scorse settimane il fratello e zio delle due donne, Lorenzo Grande che commenta così le indagini: "Attendo fiducioso la rapida conclusione delle indagini e soprattutto l'individuazione dei colpevoli di questo agghiacciante delitto. Il fermo giudiziario del dott. Belmonte trova evidentemente riscontro nelle prime risultanze investigative. Confido che con l'aiuto del mio legale, l'avv. Nunzio Raimondi, riusciremo a fare emergere tutta la verita' e ad ottenere la condanna dei responsabili".

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