Un fronte vastissimo sta seminando il panico da 48 ore tra le province di Palermo e Messina. In azione canadair e vigili del fuoco, oltre a diversi volontari. Il sindaco di Tusa a SkyTG24: “Il nostro territorio è invaso dagli incendi, danni inestimabili”
Non si ferma l’ emergenza incendi in Sicilia . Da due giorni dei vasti roghi stanno interessando un’area di 6 chilometri, tra le province di Palermo e Messina, con fiamme alte anche 15 metri. Tanti i focolai, probabilmente appiccati in maniera dolosa.
Nel pomeriggio di giovedì 27 settembre i canadair e i Vigili del fuoco erano riusciti a spegnere gli incendi, ma nella tarda serata un altro rogo ha colpito la stessa zona. Sempre nella notte è scoppiato un altro incendio a Isnello, nel cuore delle Madonie. Fiamme infine a Mistretta, nel messinese e a Termini Imerese, vicino a Palermo. Diverse abitazioni sono state evacuate.
Il sindaco di Tusa (Messina), Angelo Tudisca, a SkyTG24 : “Il nostro territorio è completamente invaso dalla fiamme, per circa 6 km. Sono 48 ore che siamo svegli insieme alla popolazione e alle forze dell’ordine per tentare di spegnere il fuoco. Le fiamme stanno distruggendo un bene unico: un danno inestimabile. Abbiamo avuto le fiamme all’interno di un sito archeologico, nonché in tutto il bosco di Tardara. Ci stiamo impegnando per salvaguardare la popolazione, le case. Ma ci sono state diverse evacuazioni. Abbiamo avuto paura, anche se adesso la situazione, per le case e i cittadini, è più tranquilla”.
Qui anche l'intervento a SkyTG24 del sindaco di Cefalù: "Abbiamo lavorato tutta la notte, stamattina abbiamo chiesto l'aiuto dei canadai. Speriamo di chiudere questa pagina che lascia una ferita sicuramente aperta nel paesaggio, con oltre 1.500 ettari di boschi bruciati".