Il regionale Voghera-Rimini,con a bordo oltre 400 persone, è uscito dai binari mentre viaggiava a 140 km orari vicino la stazione di Lavinio di Mezzo. I testimoni a SkyTG24: “Ho visto gente che pregava in carrozza, fumo e vetri rotti ovunque”. VIDEO
Un problema a un deviatore che, per un guasto tecnico o forse per un errore, ha fatto finire a quasi 140 km all'ora un treno interregionale con 400 persone a bordo su una linea destinata a treni merci, che in quel punto procedono al massimo a 70 km orari. Il 2855 Voghera-Rimini, composto da sei carrozze più il locomotore, è 'sviato' intorno alle 9.30 del 14 luglio, uscendo dai binari poche centinaia di metri prima di superare la stazione di Lavino di Mezzo, e un quarto d'ora prima di arrivare a Bologna. Si è inclinato di circa 45 gradi sulla massicciata, la motrice posteriore si è staccata e tutti i vagoni sono usciti dal binario.
Fra viaggiatori, macchinista e capotreno, sono 26 le persone rimaste ferite, quasi tutte in modo piuttosto lieve. Tranne un 'codice 2', che indica la media gravità, per un passeggero ricoverato con un sospetto trauma toracico, gli altri sono stati medicati e dimessi dai vari ospedali. Quando il treno è uscito dai binari, raccontano i testimoni, a bordo si è scatenato il panico. “Ho visto gente che pregava in carrozza, gran fumo, vetri che si rompevano, urla” ha raccontato un testimone a SkyTG24. La circolazione ferroviaria è rimasta temporaneamente interrotta fra Castelfranco Emilia e Lavino, con cancellazioni di treni e ritardi fino a 60 minuti, scesi a circa 15 nel primo pomeriggio. Sulla linea Alta Velocità Milano-Bologna il traffico è invece sempre stato regolare. Per fare luce sulle cause dello 'sviamento' la Procura di Bologna ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di disastro ferroviario colposo. La pista più accreditata è quella di un problema tecnico a uno scambio, come già in mattinata sul luogo dell'incidente ha anticipato il dirigente Polfer dell'Emilia-Romagna, Sandro Giuliano.
Fra viaggiatori, macchinista e capotreno, sono 26 le persone rimaste ferite, quasi tutte in modo piuttosto lieve. Tranne un 'codice 2', che indica la media gravità, per un passeggero ricoverato con un sospetto trauma toracico, gli altri sono stati medicati e dimessi dai vari ospedali. Quando il treno è uscito dai binari, raccontano i testimoni, a bordo si è scatenato il panico. “Ho visto gente che pregava in carrozza, gran fumo, vetri che si rompevano, urla” ha raccontato un testimone a SkyTG24. La circolazione ferroviaria è rimasta temporaneamente interrotta fra Castelfranco Emilia e Lavino, con cancellazioni di treni e ritardi fino a 60 minuti, scesi a circa 15 nel primo pomeriggio. Sulla linea Alta Velocità Milano-Bologna il traffico è invece sempre stato regolare. Per fare luce sulle cause dello 'sviamento' la Procura di Bologna ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di disastro ferroviario colposo. La pista più accreditata è quella di un problema tecnico a uno scambio, come già in mattinata sul luogo dell'incidente ha anticipato il dirigente Polfer dell'Emilia-Romagna, Sandro Giuliano.