Discarica Roma, Clini: “Con lavori adeguati nessun rischio”

Cronaca

Il ministro dell’Ambiente sull’emergenza rifiuti: “Pian dell’Olmo non era al top tra le aree del Ministero, è stata scelta dal commissario straordinario”. E, mentre continua la protesta dei cittadini, Alemanno assicura: “Differenziata al 65% entro 2016”

“Il sito di Riano è stato individuato dal prefetto Sottile tra i sette siti indicati dalla Regione Lazio come sede di una possibile discarica temporanea. Possibile a condizione che vengano adottate alcune misure di precauzione che per altro devono corrispondere alle indicazioni previste dalla direttiva europea. Se il sito verrà attrezzato in modo adeguato non ci saranno inconvenienti o problemi particolari. Ma dipende molto dal progetto che è nelle mani del commissario per l'emergenza rifiuti Goffredo Sottile”. Così il ministro dell’Ambiente Corrado Clini interviene a SkyTG24 sulla decisione di realizzare a Pian dell’Olmo un sito di stoccaggio, in sostituzione di quello di Malagrotta, che ha scatenato subito la protesta dei cittadini che vivono in quelle zone. Una protesta che va avanti, con strade bloccate e un presidio permanente. Sull’emergenza rifiuti interviene anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno. “Si sta lavorando al patto sulla differenziata con il ministero dell'Ambiente. Il nuovo obiettivo è arrivare al 65% di differenziata entro il 2016, ma non lo abbiamo ancora sottoscritto”.

Clini: "Pian dell'Olmo scelta dal commissario Sottile" - Da Bruxelles, il ministro dell’Ambiente ha voluto precisare che l’area di Pian dell'Olmo non è tra le "top" per il ministero ma è stata scelta dal commissario straordinario. E ha ribadito che "l'eventuale discarica di Pian dell'Olmo potrà essere autorizzata soltanto sulla base di un progetto che assicuri il superamento delle criticità già evidenziate nel rapporto del ministero dell'Ambiente il 26 aprile, criticità relative in particolare alla sicurezza idrogeologica del sito". Per Clini la nuova discarica per i rifiuti di Roma "dovrà avere una dimensione ridotta e una funzionalità transitoria, in modo da coprire il tempo necessario per raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata e recupero dei rifiuti già previsti dalla legge". Per evitare le sanzioni europee e assicurare il rispetto della legge nazionale, inoltre, ha precisato il ministro, "i rifiuti conferiti in discarica dovranno essere pretrattati".

Riano: "Non è un sito idoneo" - I cittadini di Riano, però, non ci stanno. “E’ un sito non idoneo sotto tutti gli aspetti. Lo sanno tutti. I politici, i tecnici e lo sa il commissario Sottile che in modo arrogante lo ha indicato come luogo per una possibile discarica senza neanche averlo visto. Le case sono troppo vicine e c’è un problema di salute, motivo per cui chiedo l’intervento del Ministero dell’Ambiente” rimarca il vice sindaco Italo Arcuri a SkyTG24. “Le leggi presenti non prevedono che si possa realizzare una discarica qui. Perché siamo in prossimità del bacino del Tevere, c’è un rischio di contaminazione delle acque del fiume. Ci sono fatturazioni sul tufo sia verticali che orizzontali. Siamo in un’area definita di pregio ambientale e di importanza archeologica” sottolinea l’assessore dell’Ambiente del Comune di Riano Luca Abruzzetti. Di rilievi ne hanno fatti tanti. Lo stesso ministro ha detto che Pian dell’Olmo era inidoneo così come Corcolle, è scritto sui rilievi” rimarca Giorgia Ciceroni, dell'associazione Ambiente e vita.

Sottile: "Tutela della salute è nostra priorità" - Il commissario per i rifiuti di Roma Goffredo Sottile però assicura: "Faremo tutti gli accertamenti che sono doverosi, perché il primo ad essere preoccupato del buon esito di queste verifiche sono proprio io: la tutela della salute del cittadino è la preoccupazione prioritaria rispetto a tutto il resto. So che è facile dirlo ed è difficile essere creduti ma questa è la verità. Faremo indagini molto approfondite, che del resto ci sono imposte dall'Europa e dalla legislazione nazionale non le stabiliamo noi e sono norme molto severe".

Continua il presidio - La protesta, intanto, va avanti. Una cinquantina di manifestanti ha trascorso la notte nei sacchi a pelo sotto ai gazebo che bloccano la via Tiberina, che continua ad essere chiusa al traffico. La via Flaminia è stata occupata brevemente anche da esponenti del gruppo di estrema destra Casapound. “Stiamo facendo riunioni per vedere diverse iniziative, resteremo qui finché non venga definitivamente trovato un altro sito” assicura Gianluca Crostella, coordinamento Riano no discarica.

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