Emilia Romagna, indagato il governatore Vasco Errani

Cronaca
Il governatore dell'Emilia-Romagna Vasco Errani
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Il presidente della Regione è accusato di falso ideologico in atti pubblici: avrebbe finanziato con un milione di euro una Coop presieduta dal fratello Giovanni, anche lui indagato con altre 9 persone. “Non ho commesso alcun reato”

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C'è anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, tra le persone cui la Guardia di finanza ha notificato un avviso di fine indagine nell'inchiesta su Terremerse. Si tratta di un'inchiesta sul finanziamento di un milione di euro a una Coop di Bagnacavallo (Ravenna), presieduta dal fratello Giovanni Errani.

Il governatore accusato di falso ideologico - La pm Antonella Scandellari, ha inviato nove avvisi di fine indagine, atto che di solito prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, che sono stati notificati nella mattinata di venerdì 16 marzo. Per il presidente Vasco Errani viene contestato il reato di falso ideologico in atti pubblici in concorso con due dirigenti della Regione Emilia-Romagna, per i quali si ipotizza, invece, il favoreggiamento personale. Al fratello Giovanni Errani si contesta la truffa aggravata (perché a danno di un ente pubblico, cioè la Regione). Nessun commento da parte della Procura.

Errani: "La verità emergerà" - "Nell'esprimere piena fiducia e rispetto nell'azione della magistratura, ribadisco la mia piena e consapevole convinzione della correttezza dell'operato mio e dell'operato dell'amministrazione". E' quanto dichiara Errani nel confermare - in una nota stampa - la notifica di una informazione di garanzia. "Sono certo - ha concluso - che nel corso del procedimento emergerà con chiarezza questa verità”. "Non ho commesso alcun reato", ha poi aggiunto.

Inchiesta scattata nel 2009 da un articolo - L'inchiesta era nata dopo un articolo dell'ottobre 2009 de “Il Giornale”, che aveva ipotizzato abusi e irregolarità nella concessione - nel 2005 - di un finanziamento regionale da un milione di euro per la costruzione di una nuova struttura vinicola a Imola.
La notizia dell'iscrizione del fratello del presidente, titolare della cooperativa agricola Terremerse di Bagnacavallo (Ravenna) risale all'estate del 2010.
In seguito all'articolo del quotidiano, il presidente Errani contattò la Procura e si recò dai magistrati per dimostrare la regolarità della procedura adottata dalla Regione. Posizione poi ribadita in Aula davanti ai consiglieri regionali.

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