Napolitano, che ha incontrato i genitori, ha assicurato che la cooperante sarda rapita in Algeria nella notte del 22 ottobre scorso sta bene. Ma di lei non si sa altro. Intanto su Facebook e Twitter sono molti gli utenti che ne chiedono la liberazione
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di Isabella Fantigrossi
È stata rapita esattamente quattro mesi fa. E su Rossella Urru colpisce la quasi totale assenza di notizie, interrotta solo il 20 febbraio scorso dalle parole di Giorgio Napolitano che ha assicurato: "Le condizioni di Rossella sono buone". Di lei non si sa molto di più. Solo in rete tanti sono gli utenti che in vario modo cercano di tenere acceso il ricordo della sua vicenda.
Napolitano: "È in buone condizioni" - La cooperante ventinovenne di Samugheo, in provincia di Oristano, era in Algeria da due anni a coordinare un progetto finanziato dalla Comunità europea nel campo profughi Saharawi di Rabouni, nel territorio di Tindouf. Tra popolazioni fuggite da guerra e miseria, Rossella si occupava dei rifornimenti alimentati e della loro distribuzione per il Cisp, il Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli. Nella notte tra il 22 e il 23 ottobre scorso Rossella è stata rapita insieme a due colleghi spagnoli, Enric Gonyalons e un’altra donna Ainhoa Fernandez de Rincon. Subito l’Unità di crisi della Farnesina invitava tutti a mantenere sul caso "il necessario riserbo". A dicembre un video diffuso da un giornalista dell’Afp testimoniava che i tre ostaggi erano vivi, sequestrati dal movimento unito per la Jihad nell’Africa occidentale. Poi più nulla. Il 20 febbraio il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita in Sardegna, ha incontrato privatamente i genitori di Rossella. Nel colloquio, durato 45 minuti, al quale ha assistito anche il presidente della Regione Ugo Cappellacci, Napolitano avrebbe rassicurato Graziano e Marisa Urru confermando che, dalla informazioni in possesso dall’Italia, "le condizioni di Rossella sono buone". I genitori, come sempre hanno fatto dall’inizio del sequestro, non hanno rilasciato alcuna dichiarazione. Qualche ora dopo, su Twitter, il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha fatto sapere ai suoi followers: "Unità di Crisi in contatto con familiari e impegnata fin da inizio per liberazione Rossella Urru. Riserbo d'obbligo per soluzione positiva".
Le iniziative - In mancanza di altre informazioni certe, mentre si contano sulle dita di una mano le iniziative organizzate per ricordare Rossella, in rete si stanno intensificando gli appelli per la sua liberazione. Il Comune di Ravenna organizza un sit-in davanti al municipio giovedì 23 febbraio. A Monza, il circolo Sardegna ha fissato per l’11 marzo prossimo, in occasione della giornata internazionale della donna, una serata in ricordo del rapimento della Urru. Mentre sulle facciate di Palazzo Marino a Milano, Palazzo D’Accursio a Bologna e in Campidoglio a Roma, le sedi dei municipi delle tre città, sono appesi striscioni con la foto di Rossella.
In rete, invece, i genitori della giovane hanno aperto un blog per raccogliere messaggi di solidarietà. Questo il messaggio che campeggia in home page firmato da Fausto, Mauro, Graziano e Marisa Urru: "In molti abbiamo vacillato di impotenza. Ci siamo sentiti infinitamente soli di fronte a tanto assurdo, svuotati da tanta assenza improvvisa. Così ci siamo chiusi in un lungo silenzio. Ma quello che noi credevamo un silenzio si è rivelato essere in realtà un coro di voci giunte da ogni dove. Un coro di solidarietà e di affetto che, dalla notte tra il 22 e il 23 ottobre, diventa sempre più accorato, sempre più grande e sincero. Senza addentrarsi in considerazioni ed analisi di ordine politico o religioso, lasciando quindi che siano gli esperti ad occuparsene in altre sedi più appropriate, questo blog vorrebbe solamente essere il punto di incontro fra tutte queste voci. Raccogliendo e condividendo in un unico spazio libero e aperto a tutti le numerose testimonianze per l’immediata liberazione di Rossella Urru".
Su Twitter tantissimi utenti usano l’hashtag #freerossellaurru. Infine su Facebook è molto attivo il gruppo Liberate Rossella Urru e c’è chi ha cominciato a usare l’immagine di Rossella come foto profilo. Tutti in attesa di qualche buona notizia.
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È stata rapita esattamente quattro mesi fa. E su Rossella Urru colpisce la quasi totale assenza di notizie, interrotta solo il 20 febbraio scorso dalle parole di Giorgio Napolitano che ha assicurato: "Le condizioni di Rossella sono buone". Di lei non si sa molto di più. Solo in rete tanti sono gli utenti che in vario modo cercano di tenere acceso il ricordo della sua vicenda.
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Le iniziative - In mancanza di altre informazioni certe, mentre si contano sulle dita di una mano le iniziative organizzate per ricordare Rossella, in rete si stanno intensificando gli appelli per la sua liberazione. Il Comune di Ravenna organizza un sit-in davanti al municipio giovedì 23 febbraio. A Monza, il circolo Sardegna ha fissato per l’11 marzo prossimo, in occasione della giornata internazionale della donna, una serata in ricordo del rapimento della Urru. Mentre sulle facciate di Palazzo Marino a Milano, Palazzo D’Accursio a Bologna e in Campidoglio a Roma, le sedi dei municipi delle tre città, sono appesi striscioni con la foto di Rossella.
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Su Twitter tantissimi utenti usano l’hashtag #freerossellaurru. Infine su Facebook è molto attivo il gruppo Liberate Rossella Urru e c’è chi ha cominciato a usare l’immagine di Rossella come foto profilo. Tutti in attesa di qualche buona notizia.